Un anno da protagonista in B con il Pescara di Massimo Oddo, poi promosso in Serie A, quel campionato ritrovato con il passaggio alla Sampdoria e un ruolo sempre più centrale nella squadra di Giampaolo. Lucas Torreira, però, sta facendo parlare di sè anche in chiave mercato e a questa situazione bisogna necessariamente ricollegare il discorso legato al suo rinnovo di contratto. L'agente nei giorni scorsi, infatti, non era stato morbido con la società di Ferrero.

Ora è lo stesso giocatore a tornare sulla questione, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Dove Torreira ammette che qualcosa da sistemare c'è in effetti: "Due anni fa sono arrivato con un problema nel contratto ed è arrivato il momento di risolverlo. Come calciatore metto il cuore in campo ogni domenica per la Sampdoria. Penso di meritare attenzione. Non voglio passare da cattivo, ho cinque fratelli che voglio aiutare in tutto e per tutto. La Sampdoria è parte importante della mia vita e ringrazio i tifosi per tutto l’affetto, senza di loro sarebbe stato difficile continuare. Prima di tutto sono una persona onesta. E’ l’ultima volta che parlerò di questo tema, il mio procuratore si occuperà di tutto nel rispetto del club e tifosi." Insomma, la situazione al momento non si è sbloccata e se queste sono le basi un accordo sembra davvero complicato.

Intanto il mercato strizza l'occhio a Torreira, su tutte Roma e Siviglia: "In questo calcio devi essere sempre preparato a ogni cosa. Mi alleno ogni giorno al massimo per questo. Siviglia e Roma sono squadre molto importanti. Se un giorno dovrò andare in uno di questi club, farò certamente il massimo coma ho fatto finora. Ho sempre sognato di giocare in un grande campionato e la gente non si immagina quanti sacrifici abbia fatto con la mia famiglia per arrivare fin qui. Se queste squadre si sono interessate a me è grazie ai miei compagni e allo staff tecnico, che ringrazio per il supporto e la fiducia. Il mio agente Pablo Bentancur vuole il meglio per me. Ripeto, con la società vogliamo trovare presto una soluzione per la mia tranquillità. Sono arrivato a Genova che non ero nessuno e se dovrò andarmene lo farò dalla porta principale."