Non è iniziato nel migliore dei modi l'anno nuovo per la Sampdoria di Marco Giampaolo, che esce sì a testa alta dal San Paolo forte di una prestazione di carattere, grinta e di clamorosa organizzazione che deve far ben sperare per il futuro, ma anche con zero punti in classifica e con tanta frustrazione e rabbia in corpo. La delusione è evidente, la si legge sul volto del tecnico blucerchiato al gol del 2-1 di Tonelli al minuto 95, che rompe il sogno doriano di portare a casa quantomeno un punto meritatissimo. 

"Sono veramente incazzato, perché abbiamo fatto una grande partita. Hanno espulso un giocatore importante, mi hanno lasciato con l'amaro in bocca. L'espulsione ha sconvolto la partita. Ha dato cinque minuti di recupero, allora lo potevate dire che restavamo a casa". 

Senza peli sulla lingua, come al solito, Massimo Ferrero ha dimostrato il suo disappunto per la decisione del direttore di gara Di Bello di espellere Silvestre a metà ripresa. Una ingenuità, che resta tale, al netto della mano larga dell'arbitro nel prendere la decisione. Recrimina, Ferrero, così come lo fa la sua squadra per un errore, uno dei pochi, che ha condizionato l'esito dell'incontro: la punizione sprecata ad un minuto dal termine, con il fuorigioco evitabile di Muriel, che ha lanciato il Napoli verso l'offensiva finale ed il gol di Tonelli. 

Due inezie, apparenti, eppur decisive. Due ingenuità che vanno ad inserirsi in quei peccati di gioventù che la truppa blucerchiata deve curare necessariamente per provare a fare un salto di qualità che, per gioco espresso ed idee messe in campo, meriterebbe. Giampaolo è riuscito ad imbrigliare il gioco del Napoli, reso sterile ed impreciso dalla impostazione tattica che il nativo di Bellinzona ha dato alla sua squadra. Impeccabile, la squadra ospite, nei primi quarantacinque minuti di gioco, dove ha fatto sfogare i padroni di casa prima di colpirli nei punti più vulnerabili. Pressione alta, ripartenze veloci e cinismo nelle occasioni a disposizione. Tutto sembrava filare per il verso giusto. 

“C’è tanta amarezza perché siamo arrivati ad un passo dal fare risultato su questo campo così difficile. Qualcosa ci è andato storto, come nel caso dell’espulsione che è stata magari forzata. Prendiamo atto anche dei nostri errori, potevamo gestire meglio il pallone nel finale. Dopo l’espulsione ci siamo difesi anche bene, è un peccato. Ci resta quello di buono fatto questa sera per provare a migliorare ancora di più in trasferta”.

Maggiormente equilibrato l'ex di giornata Vasco Regini, che ha fotografato alla perfezione l'incontro nella sua complessità. Da una parte gli errori esterni, dall'altra delle pecche che, qualora i doriani volessero diventare grandi, dovranno essere necessariamente limati e ridotti all'osso. Ripartire dalla prestazione del San Paolo deve essere un must per i liguri, nonostante il contraccolpo della sconfitta potrebbe rappresentare un mattone innegabilmente duro da digerire.