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Sampdoria, Skriniar: "Inizio difficile, ma sono cresciuto. Devo dire grazie a Giampaolo"

Skriniar ammette le difficoltà di adattamento al calcio italiano, ma riconosce allo stesso tempo il ruolo del tecnico doriano per i suoi miglioramenti

Sampdoria, Skriniar: "Inizio difficile, ma sono cresciuto. Devo dire grazie a Giampaolo"
Milan Skriniar, italiacalcio24.it
franas
Di Francesco Nasato

In pochi forse conoscevano Skriniar al momento del suo arrivo in Italia e alla Sampdoria. Classe '95, difensore della Nazionale Under 21 slovacca, ma si andava a malapena oltre questo tipo di informazione su di lui. Giampaolo ha lavorato con questo ragazzo nel corso delle prime settimane di ritiro e piano piano lo ha inserito all'interno della formazione della Sampdoria. Con risultati positivi, visto che le voci di mercato per lui sono già iniziate dopo pochi mesi dal suo arrivo in Serie A.

In un'intervista concessa a Tuttosport Skriniar ha ripercorso la sua avventura italiana fino a questo momento, partendo dall'inizio difficile: "L'inizio per me è stato molto difficile. Non parlavo l'italiano, capivo poco, stentavo a inserirmi nei meccanismi della squadra. Mi ha aiutato tantissimo il mio connazionale David Ivan (ora in prestito al Bari, ndr). Senza di lui sarebbe stato ancora più complicato." Anche Giampaolo ha svolto un ruolo importante: "Devo ringraziarlo perché ha sempre avuto stima di me. So bene di aver sbagliato, ma lui mi ha aiutato a crescere. Qui la concorrenza è forte e per emergere devi lavorare e farti trovare sempre pronto. Ora il mio stesso percorso lo sta affrontando Simic: so bene che non è facile, ma ha tutte le qualità per emergere." Qualità che prescindono dal sistema di gioco: "Difesa a tre o a quattro? Preferisco a quattro, perché ho sempre giocato così. La difesa a tre l'ho scoperta qui in Italia."

Altra scoperta tutta italiana quella legata al calore e alla passione della tifoseria della Sampdoria: "Sono eccezionali e per noi è importante il loro sostegno. A Marassi per la Samp è più facile. Il Ferraris è uno stadio all'inglese, quando scendo in campo e li sento cantare tutta la partita ho molta carica in più. Questa Samp rispetto a quella dello scorso anno ha più qualità." Testa quindi solo alla Sampdoria, il mercato è lontano: "Sono lusingato dall'interesse delle grandi squadra ma ora sono qui, sto bene e voglio restarci il più a lungo possibile. Sinceramente per adesso il futuro a lunga scadenza non mi interessa. Preferisco concentrarmi sul presente, sulla Samp, sulla prossima partita, convinto che, con un anno d'esperienza in più, tutti insieme possiamo raccogliere quello che stiamo seminando adesso."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni