Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta.it. Andiamo a sentire le sue parole!

Marco Giampaolo ha iniziato alla grande questa stagione: "Non credo che Giampaolo sia già pronto per una big. E se ci lasciasse non ci perderei io, ma lui. Un altro annetto con me dovrebbe farselo. Marco è un creatore del calcio, perfetto per un club dove bisogna inventare. E in una squadra fatta e finita piena di campioni, cosa potrebbe fare? Poco, credo non si divertirebbe. Poi gli allenatori che vanno via rimpiangono Ferrero, ma io non ne conosco tanti… Potrei dire Bielsa, il Loco: un pazzo come me. In passato ho anche cercato di portarlo a Genova – rivela -, senza riuscirci. Oppure Ventura, lui sarebbe un altro dei miei allenatori. Chissà, se un giorno lasciasse la Nazionale"

Primi tre anni da patron bluerchiato, ma guarda al futuro: "Obiettivo per questa stagione? Tolte le sei big, voglio arrivare primo tra le altre 14.Vorrei vincere qualcosa con la Samp. Poi, con un bel trofeo in bacheca, potrei anche regalarla" Ferrero è soddisfatto del suo operato?: "Aspetto tecnico lo lascio ai numeri, sul resto basta osservare tutto quello che è stato fatto come infrastrutture: prima c’erano gli spogliatoi rotti con docce non funzionanti, oggi stiamo costruendo un centro sportivo che diventerà uno dei più belli in Europa.Nuovo impianto? Insieme al Genoa abbiamo chiesto un prolungamento della concessione dello stadio per avviare un progetto di restyling. Si sta ventilando la possibilità di cessione dell’impianto: se ci fosse un bando vorremmo vincerlo".

Domenica a Marassi arriverà Vincenzo Montella, ex allenatore della sua squadra: "Gli voglio molto bene, è un ragazzo d’oro. I pronostici portano un po’ sfiga (ride, ndr), ma non mi piace la cautela: finisce 2-1 per noi. Quest’anno possiamo divertirci. Ma no… Per prenderlo, passai una settimana cercando di convincere i Della Valle, persone eccezionali, a togliere quella famosa clausola. Arrivare a Montella fu per me la realizzazione di un sogno perché in quel momento la Sampdoria non stava passando un bel periodo e io ero all’inizio della mia carriera nel calcio. Per me è impossibile parlar male di Vincenzo. La colpa? In questi casi si dice sia un po’ di tutti, ma me la assumo e non mi nascondo: la colpa fu mia, sono io la persona a capo del club"

Infine il presidente della Doria ha parlato delle cessione dei suoi due giocatori più forti, ovvero Luis Muriel e Patrik Schick:"Tanti presidenti investono molto perché si innamorano dei calciatori, è successo anche a me con Muriel. Non volevo venderlo, ma alcuni devono cambiare aria per spiccare il volo. Luis è andato via perché ho anteposto la sua felicità alla mia. Schick non voleva rimanere, altrimenti lo avrei tenuto un altro anno. Il problema di questi giocatori sono i procuratori, che li trattano come fossero opere d’arte, ma hanno solo 20 anni Lo volevano tutti: Monaco, Psg, Juventus, Roma. In giallorosso potrà diventare un principino. Ma sarò onesto: senza il blocco del governo cinese, oggi sarebbe all’Inter con Skriniar".