La Sampdoria è la rivelazione del campionato italiano 2017/2018. La squadra di Genova sta stupendo tutti con il suo rendimento casalingo da prima classe, una solidità incredibile ed un gioco volto all'offensiva che ha sorpreso anche la Juventus campione d'Italia. A parlare di questo magico inizio stagione è Carlo Osti, direttore sportivo della squadra blucerchiata: "Stiamo stupendo tutti. Un cammino simile si poteva sognare. Io alla fine del mercato ero stato chiaro: la Samp avrebbe potuto lottare fra il settimo e il decimo posto. Finire settimi era lo scudetto, ottavi o noni molto bene, con il decimo avremmo fatto il nostro e dall’undicesimo si poteva parlare di fallimento. Il sesto posto attuale è un miracolo. Sette punti di vantaggio sul Milan, impensabile. La Samp è un mosaico perfetto, gli uomini giusti al posto giusto".

Grandi meriti vanno anche al tecnico, Marco Giampaolo, che ha saputo plasmare una squadra competitiva anche dopo le importanti partenze estive e a cui Osti dà il giusto credito: "L’ultimo artigiano del nostro calcio. Nel suo laboratorio a Bogliasco inventa, produce idee, prepara le partite, fa crescere ogni giocatore. Un grande valore aggiunto. A fine mercato pensavamo di aver allestito una squadra forte. Ora sappiamo che lo è. Gli obiettivi non si sbandierano, si centrano. Ma di sicuro non siamo un fuoco di paglia. Ora andiamo a Bologna, questo è un vero esame. Soffrire ci può stare, ma se giochicchiamo con fare presuntuoso, non siamo ancora maturi. Se invece affrontiamo la gara con il sacro fuoco, allora si può sognare".

Infine, il diesse doriano, non può esimersi dal parlare dai due giocatori chiave di questa Sampdoria: Duvan Zapata e Lucas Torreira, entrambi arrivati a Genova sotto la sua gestione. "Credevo in Zapata - dice Osti -, ma qui si sta dimostrando eccezionale. Qualità tecniche e mentali. Torreira è passato dalla B alla A con facilità irrisoria. Si diceva: se solo facesse qualche gol, sarebbe perfetto. Ne ha già fatti tre e al lunedì il mio telefonino squilla in continuazione. A gennaio non andrà via nessuno. Ma me lo stanno già chiedendo tutti".