"La mia più grande vittoria? Affrontare una conferenza stampa in cui nessuno mi chiederà più come sto". A parlare è Leandro Castan, difensore brasiliano: il cavernoma è ormai alle spalle, così come gli ultimi complicati anni passati ai margini nella Roma. Il treno Torino per il centrale può essere quello giusto, e domani, proprio contro quella Roma che lo portò in Italia e lo lanciò ad alti livelli, Castan può dimostrare di essere tornato quello di un tempo, quello che con Benatia, in giallorosso, formò tre anni orsono una delle coppie difensive più granitiche della Serie A.

E' determinato, il brasiliano, che parla alla Gazzetta e ribadisce: "Io ora sto bene, ho solamente bisogno di giocare per ritrovare reattività e contatto con la palla". E Castan vuole tornare davvero quell'insuperabile centrale ammirato a Roma. Punta in alto, il brasiliano: "La Selecao? Resta sempre nei miei pensieri". La riconquista della maglia verdeoro passa inevitabilmente da questa stagione in granata, in cui Castan ha offerto finora prestazioni tutto sommato positive, nonostante l'avvio di campionato a singhiozzo del Toro.

Dopo il riposo di Pescara, il brasiliano ritroverà probabilmente una maglia da titolare domani, proprio contro la "sua" Roma, quella Roma di Totti, che Castan definisce "il numero 10 più forte della storia". In campo all'Olimpico Grande Torino, domani alle 12.30, Castan non potrà però fare sconti a nessuno, nemmeno al suo ex capitano: per il Toro, per la Selecao, ma soprattutto per sè stesso.