Il "Gallo" Belotti continua a cantare. Un canto che palpita ed ammalia come il mare, che rapisce, un canto poetico che riscalda i cuori dei tifosi granata, e non solo. Andrea Belotti è il miglior attaccante italiano degli ultimi 10 anni, ed a confermarlo non sono parole, semplici chiacchiere da bar, bensì numeri, quelli che nel gioco del calcio non tradiscono mai.

La doppietta realizzata all'Artemio Franchi di Firenze, con cui ha permesso alla sua squadra di risorgere nel secondo tempo e conquistare un prezioso punto in rimonta, lo ha innalzato al comando della classifica marcatori della Serie A: 19 gol, in bella compagnia di Higuain e Dzeko, non di certo gli ultimi arrivati. Il rigore fallito, quando si era sul 2-0 in favore della squadra di Paulo Sousa, invece di buttarlo giù, gettarlo nello sconforto, lo ha caricato a pallettoni. Segna una doppietta, sotto il settore riservato ai tifosi del Toro, e via a festeggiare simulando il gesto della cresta, una cresta dall'inestimabile valore.

La crescita esponenziale di Belotti è ormai sotto gli occhi di tutti. Sull'attaccante nativo di Calcinate sono piombati gli interessi dei maggiori top club del "vecchio continente". Perfino il Real Madrid ha bussato alle porte di Urbano Cairo, ma la risposta del presidente è stata chiara, netta: no, grazie. Il Gallo Belotti è un esemplare unico, un attaccante dalla pazzesca attitudine al gol, è sempre al posto giusto nel momento giusto, freddo come pochi sotto porta. E' anche un attaccante di manovra, irresistibile quando parte in progressione puntando la porta avversaria. Insomma, si adatta ad ogni spartito, e canta in modi diversi, ma l'effetto è sempre unico, di rara bellezza per i nostri occhi, e gli orecchi.

Dopo 26 giornate di campionato, sono 19 i gol realizzati dall'attaccante del Toro: l'ultimo centravanti italiano a tenere questi ritmi vertiginosi fu Antonio (Totò) Di Natale che nella stagione 2009/2010 fece registrare le identiche cifre a questo punto del torneo. Per trovare di meglio bisogna andare indietro ancora di qualche anno. Luca Toni, annata 2005/2006, con ben 22 reti dopo 26 giornate di campionato. L'attaccante emiliano si laureò poi capocannoniere con 31 reti all'attivo.

A gongolare, oltre ad Urbano Cairo e Sinisa Mihajlovic, è anche il tecnico della nazionale italiana (ed ex Toro) Gian Piero Ventura. Un attaccante italiano ai vertici della classifica marcatori del nostro massimo campionato è una grossa iniezione di fiducia per l'intero movimento calcistico nazionale, in previsione delle dure qualificazioni ai prossimi mondiali che si terranno in Russia nel 2018.

I tifosi granata si godono il momento d'oro di Andrea Belotti, vero e proprio trascinatore del Torino. Sognano di vederlo ancora a lungo con la maglia del Grande Toro, sogni che sempre più frequentemente vengono interrotti dagli acuti di un "Gallo" accordato, sempre più intonato, dai continui "chicchirichi" dettati in questo caso non dall'apparizione del Sole alle prime luci dell'alba, ma dal suo orologio biologico interno, quello che ne segna indissolubilmente lo scorrere veloce...dei gol.