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Torino, ripartire da uno. E Miha...

Il tecnico nel post-gara afferma che i suoi "avrebbero meritato di più". Il punto contro l'Inter è però un ottimo modo per ripartire.

Torino, ripartire da uno. E Miha...
Fonte immagine: Tuttosport
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Di Giorgio Dusi

Poteva andare meglio, ma anche peggio. Il Torino ha bloccato l'Inter sul 2-2 nell'anticipo delle 18 del sabato della 29esima giornata di Serie A, aprendo la giornata restituendo speranze alle altre squadre in corsa per l'europa, ma soprattutto ritrovando le proprie certezze. O forse, trovandone di nuove.

"Sono contento per il carattere e la prestazione della mia squadra. Abbiamo giocato alla pari contro una grande squadra e forse avremmo meritato anche qualcosa in più, visto che i due gol dell'Inter sono arrivati da dei nostri errori". Nel commento di Sinisa Mihajlovic a Sky Sport, nel dopo-gara, si leggono sia il rimpianto per non aver agguantato tre punti possibili - senza gli errori di Hart -, ma altrettanto la soddisfazione per la prestazione. Una prestazione che cancella la delusione dell'Olimpico di lunedì scorso, quando la Lazio ebbe la meglio nel finale, vincendo 3-1.

Il risultato, invece, è il primo punto che il Toro conquista contro una delle top-7 dopo le sconfitte appunto con la Lazio e con la Roma. Sconfitte pesanti, anche se il tecnico aveva sottolineato nei post-gara i lati positivi, ovvero le occasioni create. "In attacco siamo andati molto bene, grazie anche ai nuovi innesti", ha spiegato dopo il 2-2 di ieri. Poi, sulla stagione, ha analizzato: Abbiamo avuto tanti cambi e tanti infortuni a livello difensivo, ma anche in mezzo al campo. Con tutti i giocatori all'appello avremmo potuto fare meglio".

Ieri, però, i non-titolari di inizio stagione sono stati più che solidi: Moretti su tutti. Il centrale aveva cominciato l'annata in panchina, per poi ritrovare una maglia, complici gli infortuni dei compagni di reparto. Lo stesso discorso vale per Lukic, inserito progressivamente nell'undici e preferito a Valdifiori per le migliori tendenze difensive, ampiamente dimostrate - nonostante il neo sul gol di Kondogbia.

La nota negativa, invece, si chiama Adem Ljajic. Nascosto, inibito, ma non dagli avversari, quanto più da sé stesso. Il rapporto tra Mihajlovic e il talento ex Fiorentina e Roma è quasi la definizione di amore e odio: ultimamente le prestazioni sono calate abbastanza vistosamente. Il tecnico ha così commentato: "Ljajic mi fa arrabbiare quando toglie la gamba o non rincorre l'avversario. Queste cose non sono tra le sue caratteristiche, ma se vuole giocare si deve adattare. Deve lottare come tutti gli altri. L'ho cambiato perché era stanco ma bisogna che migliori".

La sostituzione con Boyé, uno che ha la garra ma non riesce sempre ad unirla alla tecnica, è stata in questo senso emblematica. Non meglio, comunque, ha fatto l'altro uomo copertina, cioè Joe Hart, piuttosto colpevole sui due gol subiti. Errori fisiologici, conoscendo il portiere inglese e i suoi difetti permanenti, ma che hanno tolto al Torino la possibilità di raggiungere una vittoria che sarebbe stata, forse, meritata.