Una sfida apparentemente agevole, da affrontare con attenzione visto il bisogno di punti del Crotone, collettivo deciso ad inseguire una salvezza difficile ma divenuta tutt'altro che possibile. E' questo il focus della conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic, allenatore di un Torino lontano da obiettivi europei ma ancora a caccia di se stesso dopo una stagione altalenante e controversa. "La squadra sta attraversando un ottimo momento -ha detto l'ex Milan -  e la vittoria a Cagliari ci ha dato morale. Abbiamo tante motivazioni: fare punti, fare gol e prenderne meno. Dovremo avere le loro stessa motivazione del Crotone, non basta la qualità e l'Inter ne sa qualche cosa, solo così la nostra qualità superiore farà la differenza".

Guai a sottovalutare, dunque, il Crotone, come detto intenzionato a fare punti per mettere pressione e per scavalcare un Empoli in piena crisi: "Non sarà facile, perché loro sono motivati a salvarsi,  stanno bene e verranno qui con alla bava alla bocca per fare risultato. Il Crotone ha spesso perso le partite in modo sfortunato negli ultimi minuti. Dovremo avere le loro stessa motivazione, non basta la qualità e l'Inter ne sa qualche cosa, solo così la nostra qualità superiore farà la differenza". 

Passaggio obbligato, poi, sulla disposizione tattica anti-calabrese: "Il modulo? Conta fino a un certo punto. Siamo poliedrici e stiamo lavorando su tre moduli 4-3.-3 4-3-2-1 4-2-3-1 vedremo domani quali usare e poi ci potranno essere delle variazioni. Dobbiamo subire meno gol, ma sono convinto che ci riusciremo". In merito ai possibili titolari, invece, Mihajlovic non si è particolarmente sbilanciato: "Acquah (squalificato, ndr) ha caratteristiche differenti, ma non cambierà il nostro modo di giocare semmai c'è da decidere se ci saranno due o tre centrocampisti. Carlao? Ha giocato 60 minuti e se non succederà nulla d'imprevisto penso che giocherà nelle prossime partite anche per capire se potrà essere utile in futuro".

E, proprio parlando del futuro, l'ex tecnico del Milan si dimostra fiducioso, sottolineando il costante processo di crescita che dovrà vivere il Torino nella prossima stagione: "Non ricominceremo da capo l'anno prossimo perché dovremo aggiungere sulla basa che già c'è. E' sempre positivo quando la società si muove in anticipo e si ha una politica chiara, vanno bene i giovani bravi, ma ci suole il giusto mix fra giovani ed esperti. L'obiettivo è sempre migliorarci, adesso chiudiamo al meglio e poi dopo penseremo e valuteremo".

Ultima analisi, infine, su alcuni giocatori della rosa: "Hart? Tutti noi vorremmo che rimanesse, ma anche lui sa che noi non possiamo comprarlo e dipenderà dal City il rinnovo del prestito. E' una situazione che andrà risolta il più presto possibile, si dovrà vedere se il City rinnoverà il prestito e se lui vorrà rimanere da noi. E' una questione fra lui, la società e il City. Milinkovic-Savic? E' un portiere che riempie la pota, è 2,02 metri e oltre cento chili. Sicuramente si applica e ha grandi margini di crescita. Ha grande personalità, vedremo in questi due mesi quanto migliorerà e poi decideremo".