Due giornate di squalifica dopo i fatti dello Juventus Stadium impediranno a Sinisa Mihajlovic di sedere in panchina nelle prossime gare di campionato, a partire da quella che il suo Torino giocherà domani allo Stadio Olimpico, contro il Napoli. Appuntamento alle ore 15 per una partita dai tanti contorni, che non contemplerà la presenza del tecnico serbo, che ha così presentato in conferenza stampa la sfida: "Vorrei che i miei giocatori dimostrassero di essere un gruppo forte e unito, senza bisogno di un allenatore che dalla panchina urla. L’atteggiamento deve sempre essere quello visto in campo con la Juve".

"Vogliamo chiudere al meglio la stagione - prosegue l'allenatore granata, passando all'analisi delle ultime gare della stagione, le quali serviranno per costruire un futuro - cercando di vincere tutte le ultime tre gare. Dobbiamo ancora migliorare, ma se la squadra riesce a tenere i pezzi migliori, sicuramente può dire la sua per andare in Europa.Penso che il Torino di quest’anno sia migliorato, rispetto all’anno scorso abbiamo otto punti in più e abbiamo segnato molto di più. Ci sono ottime basi per costruire e per migliorarsi, i tifosi si possono riconoscere in questa squadra, abbiamo sempre onorato questa maglia".

Spazio anche per tante parole riguardo agli episodi dello Juventus Stadium, dalle accesissime proteste agli insulti ricevuti in tribuna e all'uscita dal campo: "Io ho imprecato, non ho insultato gli arbitri, ma ho sbagliato ed è giusto così. Ho preso due giornate e 10mila euro di multa. Ho chiesto ad Acquah di pagare la multa, ma lui è tirchio e non li tira fuori… Gli insulti razzisti? Sono orgoglioso di essere serbo e anche zingaro. Trovo l'italia un paese bellissimo, ma è un paese un po' così sulla cultura. L'importante è che io quando mi alzo la mattina posso guardarmi allo specchio, altri magari no, ma sono problemi loro. Io posso guardare tutti negli occhi".

Infine, il discorso ritorna sul campo, ritorna sull'alternanza di sistemi tra 4-3-3, 4-2-3-1 e 4-3-1-2 che Mihajlovic sta attuando con il suo Torino: "Non ci sono moduli che ti fanno vincere o perdere le partite, l'importante è averne uno fisso e uno che permette di variare durante la partita. Stiamo lavorando su tre sistemi, se prenderemo giocatori saranno elementi che possono giocare in quei determinati ruoli".