Successo pesante per il Torino che batte il Cagliari 2-1 tornando alla vittoria dopo ben 4 giornate. Il gol di Barella al 30' faceva presagire un altro match difficile per la formazione granata che invece ha avuto la forza di rimontare lo svantaggio grazie alla rete di Iago Falque al 40' ed effettuare il controsorpasso con Obi al 66'. Tre punti che portano la formazione di Sinisa Mihajlovic al settimo posto con Milan e Fiorentina in piena zona Europa League.

Proprio il tecnico serbo, ai microfoni di Rai Sport, ha analizzato il successo contro il Cagliari evidenziando l'importanza di questi 3 punti che mancavano dal 20 settembre scorso:

"E' una vittoria importantissima che arriva dopo un periodo non semplice. Nel primo tempo abbiamo subito un pò la loro pressione ma nel secondo abbiamo dominato e dovevamo fare più gol. Comunque sono contento per il successo che dedico ai tifosi che ci sono stati sempre vicini".

Sull'ipotesi dell'esonero il serbo mostra tutta la sua serenità: "Non ho mai pensato alle voci sull'esonero che sono frutto dei rumors esterni. Abbiamo passato un periodo un pò deludente legato anche a diversi infortuni come quelli di Lyanco, Belotti, Acquah ed altri. Abbiamo perso pedine importanti ma spero che adesso possiamo proseguire su questa strada".

Tante polemiche dopo le dichiarazioni di Mihajlovic sul tema Anna Frank, ma l'allenatore chiarisce analizzando il fenomeno a 360 gradi: "Io sono spesso vittima di insulti razzisti e quindi sono l'ultima persona che può essere chiamata razzista. Bisogna avere rispetto per tutti e dispiace che in Italia succedono anche queste cose".

Il tecnico serbo risponde a chi sostiene che ci sia qualche crepa nello spogliatoio: "La squadra è sempre stata con me, non ci sono stati mai problemi in tal senso. Dalla partita con il Verona la squadra ha avuto un calo mentale che non ci ha permesso poi di giocare con il giusto spirito e con la rabbia che voglio sempre vedere. Poi i ragazzi non hanno mai sbagliato partita dal punto di vista del gioco, ma lo spirito Toro non ci deve mai mancare perchè altrimenti non vai lontano.

Deludente fino ad ora Niang ma Mihajlovic confida sulla sua esplosione: "Niang deve crescere e lui lo sa benissimo. E' vero che dopo due anni in cui ha giocato poco è difficile mostrare subito le proprie qualità. Oggi ho dovuto cambiare per dare più equilibrio e copertura alla squadra. Ma sono convinto che presto tornerà quello che ho ammirato ai tempi del Milan e ha tutto per ripagare l'investimento su di lui fatto dalla società".