Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa in vista della trasferta contro la Sampdoria. Andiamo ad analizzare le sue parole!

Una partita non facile per i granata: "Sappiamo che andiamo in uno stadio dove il fattore campo ha fatto la differenza fino ad ora. Inoltre i blucerchiati sono in un periodo positivo, hanno appena vinto a Roma. In settimana abbiamo lavorato bene e provato diverse soluzioni: speriamo di mostrarle domani sul campo. In questo momento bisogna correggere rapidamente gli errori per crescere e nel mentre ottenere risultati." Una gara da ex: "Alla Sampdoria ho passato due anni bellissimi e insieme abbiamo ottenuto risultati molto importanti. Non ho ancora pensato alle sensazioni che potrò provare, sono concentrato solo sul preparare il match". 

Mazzarri si è soffermato anche sulla partita contro il Benevento: "Il Benevento in alcuni frangenti ci ha rubato palla, hanno vinto i rimpalli. Tutto questo non deve succedere. Non dobbiamo pensare al pareggio, ma a vincere sempre, solo così possiamo diventare una squadra importante". 

Ma si inizia a vedere il lavoro di queste settimane? "Sì. Alcuni dei gol che sono arrivati in queste giornate sono frutto di movimenti provati in allenamento. Ma anche da questo punto di vista si può migliorare: ci sono dei momenti in cui dobbiamo leggere meglio la partita. In linea di massima però non si è fatto male. Solo a Sassuolo si è creato qualcosa in meno" e sul mercato: "A gennaio non è mai facile rinforzare la squadra, infatti tutte le squadre hanno fatto poco. Al di là della volontà di acquistare bisogna anche trovare giocatori funzionali alle proprie necessità sul mercato". 

In chiusura, il tecnico del Torino ha citato Ljajic: "Si è subito messo a disposizione e si è sempre comportato bene. Dopo l'ultima rifinitura di oggi deciderò la formazione titolare" e Berenguer:  "E' un ragazzo che sta crescendo. Deve ancora migliorare ancora alcune cose e trovare continuità. Sono felice per quello che sta facendo, ma noi non ci accontentiamo mai. Però non voglio parlare di singoli, ma di squadra".