A caccia di conferme. Il Torino di Walter Mazzarri ospita l'ostica Udinese di Massimo Oddo, andando a caccia di un risultato positivo che rilancerebbe la classifica dei granata. Un buon approccio quello del tecnico livornese sulla panchina dei granata, che domani andranno a caccia del terzo successo consecutivo davanti al pubblico amico. Quattro risultati utili che hanno rilanciato le ambizioni europee - seppur difficili - della squadra granata. Occhio però all'Udinese, che da quando è arrivato Oddo ha conquistato 21 punti in 11 uscite. 

"I numeri fanno statistica, hanno fatto più di due punti a partita. Una media da Champions. Quando si affronta una squadra si vede in che momento sia. Un allenatore lavora sulle prestazioni. Arrivando in corsa, guardo molto alla prestazione del Toro in relazione all'avversario. Domani vorrò vedere se giocheremo come contro la Samp. Mi dicevano che l'Udinese sia la terza forza del campionato, se consideriamo le ultime 10 partite".

L'attenzione si sposta sulla sua squadra, apparsa quadrata e compatta nella trasferta di Genova, anche se Mazzarri chiede qualcosa in più ai suoi: "Sono contento di come abbiamo giocato con la Sampdoria. Abbiamo concesso poco e creato molte palle gol su azione. Abbiamo i nostri sistemi, senza considerare chi è arrivato prima di me. E' chiaro che il cambiamento abbia inciso, con il Sassuolo si è vista una condizione strana. Dobbiamo migliorare la fase realizzativa. La formazione? L'allenamento di oggi mi darà l'opportunità di fare altre valutazioni. I ragazzi stanno tutti cercando di mettersi nelle migliori condizioni fisiche. Non credo che avrò grossi problemi nello scegliere la formazione domani".

Concreta l'opportunità di vedere Belotti in campo dal primo minuto, anche se il tecnico toscano si nasconde così: "Questo si vedrà domani... il tridente c'è stato anche contro il Bologna. Bisogna correre. Con il tempo sarò più sicuro di mandare in campo un giocatore piuttosto che un altro. Nel calcio moderno, ormai tutti attaccano e tutti difendono. Se non si corre, quindi, non si entra nemmeno in possesso palla. Ljajic in campo? Niang ha corso tanto contro la Samp, da centravanti il primo tempo. E la Samp non ha fatto un tiro in porta finché Niang non è calato. Ho messo poi Belotti, che ha dato una grossa mano alla causa nonostante avesse pochi minuti nelle gambe. Belotti è in pole position per giocare dall'inizio".

Sulla squalifica e sull'approccio alla nuova realtà, con gli otto punti conquistati in quattro partite, l'analisi del tecnico: "Credo che la differenza sia minima, li ho già avvertiti. Ci sarà Frustalupi, è come se ci fossi io in panchina. Quando mi ha sostituito, in Italia, non è andata così male. Due punti a partita? Quando mi butto in un'avventura cerco di dare il massimo alla mia squadra. E non penso mai al risultato. Sono contento e orgoglioso". Ed infine, una battuta sulle condizioni di Ansaldi e De Silvestri: "Ansaldi ha lavorato molto è bene, il suo rientro dall'inizio è vicinissimo. Sarà pronto per entrare alla grande, eventualmente, a entrare a gara in corso. Può giocare interno o terzino. E' eclettico, sa fare tutto, anche il centrale difensivo. De Silvestri? La mascherina che metterà non credo gli darà fastidio, ma è una cosa da verificare. Altrimenti c'è Ansaldi. Le partite si giocano in 14, e ci vorrebbe almeno una sostituzione in più".

La chiosa, però, è con una laconica risposta sulla sfida Europa contro l'Udinese:"Non ho mai parlato di Europa. Domani penseremo solo alla partita".