I voti al calciomercato sono lo schiaffo più doloroso e fastidioso che si possa dare ad una società di calcio.

Lo stesso Pozzo ha affermato più volte di essere infastidito dalle continue bocciature che riceve l'Udinese a conclusione delle sessioni estive del calciomercato, bocciature ormai utilizzate come arma scaramantica vista la permanenza in seria A da oltre 20 anni. Il Presidente ama togliersi sassolini dalle scarpe, ogni qualvolta i bianconeri riescono a raggiungere traguardi insperati come l'Europa League o addirittura la Champions.

Sta di fatto che quest'anno l'Udinese non è stata tra le più attive, anzi, gli acquisti di "primo piano" sono stati solamente 4: il cileno Iturra, arrivato dal Granada, Duvan Zapata dal Napoli, Marquinho dalla Roma e Ali Adnan dal Caykur Rizespor.

Edenilson era già un giocatore dell'Udinese ed è rientrato dal Genoa, mentre Felipe, ultimo degli acquisti, era svincolato e comunque si può considerare un ritorno.

Nonostante le continue voci di una possibile partenza di Heurtaux e Widmer - interesse importante del Napoli - la società ha fatto il possibile per trattenerli, usando probabilmente il vecchio trucco di sparare alta la cifra per l'acquisto del cartellino, facendo desistere il presidente partenopeo De Laurentiis, rinomato cliente della gioelleria friulana. Sulla fascia sinistra l'arrivo di Adnan ha finalmente messo una toppa in un ruolo che era vacante dai tempi dell'Armero volante, con Guidolin in panchina. La scelta è stata indovinata e sarà la futura scommessa di Pozzo.

A centrocampo ci si aspettava, come da anni del resto, il classico giocatore dotato di fosforo e piedi buoni, in grado di far girare la squadra, ma la società ha preferito puntare sul brasiliano Guilherme, sperando sulla sua consacrazione in questa stagione dopo un anno di ambientamento. In alternativa al brasiliano è stato preso Iturra, che da queste prime partite ha ben impressionato per tenacia e determinazione nel rubare palloni in mezzo al campo, ma a livello tecnico è sicuramente inferiore al brasiliano. Il vero colpo sottotraccia, in realtà, è quello di Marquinho, giocatore di tecnica sopra la media, capace di giocare indifferentemente laterale, mezzala e terza punta. Potrebbere essere l'arma in più in mezzo al campo.

In attacco, al fianco dell'inossidabile Totò Di Natale e del francese Thereau, è arrivato dal Napoli il colombiano Zapata, el panteron. Giocatore forte fisicamente ma anche dotato di una buona progressione. Un attaccante di peso che mancava come alternativa al reparto offensivo e giocatore sul quale società e allenatore puntano molto.

La sensazione, a mercato chiuso, è che a questa squadra manchi ancora qualcosa. Spetta a Colantuono far tornare i conti.

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