Giorno di presentazioni per Nereo Bonato, DS ex Sassuolo che va a sostituire Cristiano Giaretta, a cui il contratto non è stato rinnovato ed è passato all'Ascoli. Il neo DS, dopo un rapido excursus sulle prime sensazioni avute all'arrivo ad Udine, parla ampiamente di mercato, anche se i giornalisti, come al solito, evitano le domande "scottanti", come per esempio il perchè della cessione di Verre. Bonato però conferma il ritorno di Angella, idolo dei tifosi, dal Watford.

La conferenza si apre con il saluto di Bonato alla nuova realtà:

"Mi unisco anche io al saluto a Cristiano Giaretta. Per me questo è un giorno importante. Il mio percorso professionale si avvale oggi di una tappa importante. Qui posso imparare e accrescere le mie capacità. Credo che, venendo da un'esperienza molto lunga a Sassuolo, arrivare a Udine in questo momento c'è grande voglia di ripartire, rinnovarsi, ridare entusiasmo e aprire un nuovo ciclo sotto il punto di vista dei risultati sportivi. L'Udinese è un modello, ma gli anni passano e bisogna restare al passo con i tempi. Credo che stia per iniziare un nuovo ciclo, con tanti giocatori storici che sono andati a scadenza. C'è un cambio nello staff tecnico e nei quadri dirigenziali. Ci deve essere voglia di riscatto, umiltà e voglia di mettersi in gioco. Nell'organico ci sono dei valori che devono essere ritrovati e su questo batteremo, cercando di creare un nuovo percorso. Ci vuole del tempo e cercheremo di rispettare gli step che ci siamo preposti".

Udine rappresenta il top della sua ancora giovane carriera?

"Sicuramente Udine ha una tradizione importante e negli anni ha ottenuto dei risultati incredibili. Avremo davanti una sfida molto importante. Se saremo bravi a cogliere le cose migliori dagli altri, potremo divertirci".

I grandi cicli dell'Udinese si sono sempre basati sullo zoccolo duro italiano. E' d'accordo?

"Son d'accordo che i cicli nascono da zoccoli duri; sono altrettanto convinto che questo sia dato dal senso di appartenenza, non dalla nazionalità. L'Udinese deve trovare questo zoccolo duro per costruire le sue fortune, perché così i giovani possono formarsi bene. Vogliamo cercare di abbassare l'età media e inserire qualche elemento italiano. In questo periodo quasi tutte le squadre hanno voglia di prendere giocatori italiani e per questo non è facile trovare i profili giusti".

Un eventuale arrivo di Lasagna presuppone l'addio di Thereau?

"Thereau è un giocatore dell'Udinese e non c'è alcuna voglia di cederlo. Dobbiamo valutare attentamente i profili che ci interessano. Abbiamo un numero elevato di giocatori e dobbiamo in tempi brevi cercare di sfoltire la rosa per consegnare al mister un gruppo su cui lavorare".

Uno di questi profili italiani potrebbe essere Angella?

"Approfitto per confermare che Angella farà parte del nostro organico dalla prossima stagione. Si aggiunge a Fofana e Harbaoui; un intervento per reparto, che si aggiunge alla conferma di Perica e Zapata; un indice importante per far capire la nostra voglia di ripartire".

E se qualche giocatore volesse andare via?

"La filosofia dell'Udinese è sempre stata quella di non ostacolare cessione a fronte di buone offerte. A noi serve la voglia di riscatto e di dimostrare il proprio valore in campo, per ottimizzare le risorse che per vari motivi non si sono valorizzate negli ultimi anni. Balic? Rimarrà al nostro interno; deve mettersi a disposizione completa del mister Iachini, che deciderà quando sarà il momento giusto per utilizzarlo".

Cosa è emerso dai confronti con Iachini?

"Siamo persone di calcio. Conosciamo le qualità di tutti i giocatori. Ci sono vari step da seguire; con molta pazienza dobbiamo rispettare gli step che ci siamo prefissati. Le esperienze precedenti mi hanno insegnato che non ci vuole fretta, ma anzi tanta pazienza per comporre bene il puzzle".

Qual è il reparto su cui si deve intervenire di più?

"Lunedì partiremo e vedremo sul campo le primissime risposte dei giocatori. Il nuovo ciclo dà nuove sensazioni e può rigenerare chi magari non ha dato il massimo nelle annate precedenti".

Quale dovrebbe essere la situazione di Scuffet e Meret?

"Nel percorso di crescita tutti gli anni servono a qualcosa. Scuffet ha anticipato di un anno quello che sarà il percorso di Meret, che andrà a giocare, con Simone che dovrebbe rimanere al nostro interno".

Novità su Ewandro e Valdifiori?

"Ewandro è un giocatore che seguiamo ma il suo eventuale acquisto non è ancora definito. Aspettiamo l'evoluzione della trattativa. Su Valdifiori posso dire che comunque la priorità resta quella di sfoltire la rosa. Abbiamo delle idee, che potrebbero essere modificate in corso d'opera".

Kone è un profilo da valorizzare o è in uscita?

"Credo che dipenderà da quelle che saranno le valutazioni dei prossimi giorni. Vedremo chi ha i requisiti per entrare da protagonista in questo ciclo e chi no. Abbiamo profili importanti da valorizzare; tendenzialmente cercheremo profili un po' più giovani".