Udinese quest'oggi già in campo per il secondo test estivo, dopo il 2-2 con il Krasnodar arriva una sconfitta per 2-3 con i tedeschi dell'Union Berlino. Mister Iachini schiera dal 1' una squadra composta interamente da seconde linee o presunte tali. Si vede fin da subito la differenza con l'undici sceso in campo ieri contro i russi: tante difficoltà, soprattutto a metà campo. Nel secondo tempo invece l'allenatore marchigiano mette in campo gran parte dei titolari e le cose migliorano sensibilmente, ma non abbastanza per trovare il pareggio.

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Il primo tempo vede quest' Udinese in campo: Scuffet, Samir, Angella, Bubnjic, Edenilson, Fofana, Iniguez, Lucas Evangelista, Jankto, Matos, Harbaoui. Si nota subito la posizione sperimentale per Jankto, la fascia sinistra non è mai stata nella sua giurisdizione, ma, data l'assenza di alternative ad Armero (Alì Adnan è in Nazionale), mister Iachini ha deciso di tentare la carta del ceko, con risultati alla fine discreti. I friulani però sono in difficoltà sin dal primo minuto, con la squadra che fa veramente molta fatica a superare la sua metà campo. Questo porta al vantaggio tedesco già all'8': Iniguez atterra ingenuamente in area Skrzybski, partito solo in velocità sulla destra. Rigore realizzato da Hosiner, che spiazza Scuffet per lo 0-1. Le seconde linee sono poco affiatate e questo si vede in occasione del gol del raddoppio tedesco.

Al 20' la difesa dell'Udinese non spazza, l'Union Berlino recupera palla sulla fascia e Quiring crossa, i centrocampisti delle zebrette non ripiegano, cosicchè Samir non sa che pesci pigliare in mezzo e Skrzybski può scaricare in rete il tiro dello 0-2. Gli unici ad avere qualche idea sono Jankto e Matos, che danno il via alcune azioni interessanti. Al 25' il brasiliano pesca finalmente Harbaoui in area, ma il tunisino calcia alto. Al 33' è invece l'ex Ascoli ad offrire al neoacquisto la palla per accorciare le distanze, ma l'azione viene nuovamente sprecata. Union Berlino che comunque non resta a guardare ed è solo grazie alle parate di Scuffet che si evita lo 0-3. Al 42' finalmente in avanti si concretizza qualcosa, sempre sull'asse Jankto-Harbaoui-Matos, l'unico ad aver funzionato: Jankto crossa in mezzo dalla sinistra, sponda dell'ex Lokeren e girata di testa in rete dell'ex Fiorentina per l'1-2.

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Le difficoltà difensive però continuano, al 46' Furstner si inserisce in area eludendo la guardia di un lentissimo Bubnjic, riceve palla con un filtrante ed insacca l'1-3. Ultima azione della prima frazione. Malissimo le riserve friulane, con Jankto e Matos gli unici a meritare più della sufficenza. Bravo anche Harbaoui in occasione dell'assist, ma troppo impreciso sottoporta, per lui però c'è l'attenuante di una botta che ne ha rallentato la preparazione (infatti ieri non è stato schierato). Invisibile Fofana, pesantemente impreciso Iniguez, per un centrocampo che non ha retto per nulla le incursioni tedesche. Partita che di amichevole comunque ha avuto ben poco, dati i ritmi alti e i numerosi contrasti molto duri.

Nel secondo tempo Iachini aspetta qualche minuto prima di rivoluzionare la formazione, cambiando solo Perica per Harbaoui nell'intervallo. Poi al 55' stravolge la formazione, che diventa: Scuffet, Angella, Danilo, Felipe, Widmer, Badu, Lodi, Kone, Jankto, Thereau, Perica. Kone, che era stato tra i più positivi contro il Krasnodar, conferma anche oggi di aver voglia di riscatto firmando il 2-3 al 59': ripartenza del greco in velocità sulla fascia sinistra, sterzata al limite dell'area per eludere il marcatore e gran tiro a giro che si insacca nell'angolino del secondo palo.

A questo punto entra Armero per un positivo Jankto e anche l'Union Berlino procede con i suoi cambi. Al 71' però sono i tedeschi ad andare vicino al quarto gol, con Danilo che salva sulla linea. Dopodichè l'Udinese prende coraggio e si lancia in avanti alla ricerca del pari, ma nè Perica nè Badu (micidale con i suoi inserimenti in area) hanno quel pizzico di fortuna necessario per mandare la palla in rete. Finisce dunque 2-3.

Seconde linee dunque rimandate. In evidenza Matos e Jankto. Benino Lucas Evangelista e Harbaoui. Per tutti gli altri c'è bisogno ancora di lavorare e, per qualcuno, forse Iachini ha già optato per l'anno in prestito. Segnali più positivi dagli aspiranti titolari, per una preparazione che comunque deve ancora entrare nel vivo.