"Non c'è qualità a centrocampo!". Chiunque frequenti abitualmente lo Stadio Friuli (o Dacia Arena, a seconda dei punti di vista) ha sentito questa esclamazione ripetuta più o meno un centinaio di volte da ogni tifoso seduto sugli spalti. Erano almeno tre anni che nella metà campo friulana non c'erano giocatori abili con i piedi. Nemmeno con Guidolin c'erano, ma il 3-5-1-1 ideato dal tecnico di Castelfranco, grazie ad interpreti come Asamoah, Isla e Pereyra, ovviava bene al problema. Poi però le pezze sono finite e il problema è riemerso. 3-5-2, 4-3-1-2, 4-3-3, con qualsiasi modulo le idee scarseggiavano. Ora però la società la soluzione l'ha trovata. Grazie ai soldi del Watford, per almeno un anno Sven Kums sarà bianconero e già in amichevole si è visto quanto un giocatore del genere possa servire. Personalità palla al piede, passaggi sempre giusti e svariati lanci lunghi pericolosissimi. Tutto questo solo alla prima apparizione. L'ex Gent è uno spettacolo e la sensazione è che con De Paul e Thereau un giocatore del genere possa trovarsi benissimo, ma vediamo un attimo come effettivamente Iachini vuole sfruttare quest'arma fondamentale per il campionato dell'Udinese.

Il mister ex Palermo ormai è entrato nell'ordine di idee di passare al 4-3-2-1. Qualcuno ha criticato la scelta, facendo notare che i terzini in realtà non ci sono, ma non è che col 3-5-2 le cose sarebbero così diverse. Kums sarà piazzato davanti alla difesa, ruolo da lui prediletto, come detto in conferenza di presentazione: «Spero di giocare nel ruolo che più mi piace, ovvero davanti alla difesa a distribuire il pallone e a gestire il gioco». A lui il compito di innescare i meccanismi offensivi della squadra. Ai suoi fianchi ci saranno Fofana e Badu a fare da scudieri, pronti ad aiutarlo quando si tratterà di recuperare palloni importanti e decisivi, quando si tratterà di attaccare usando gli inserimenti dei centrocampisti. Quando uno tra il francese e il ghanese non sarà a disposizione, sarà pronto uno tra Kone, Hallfredsson e il giovane Jankto a sostitutirlo. Sulla trequarti De Paul ha già mostrato di trovarsi alla perfezione con un regista classico come Kums, traendo notevole giovamento dalla sua capacità di lanciare il pallone in avanti. Sarà divertente vedere chi la spunterà quando si tratterrà di battere un calcio piazzato. Infatti, sia l'argentino che il belga hanno le capacità per rendersi molto insidiosi nelle situazioni da fermo. Con questa intelaiatura (e con un Thereau tornato a disposizione e subito nuovamente titolare) Duvàn Zapata dovrà necessariamente tornare in carreggiata. Ora infatti la squadra ha tutte le carte in regola per mettere la punta nelle migliori condizioni possibili. Compito del colombiano ritrovare da subito la via del gol perduta.

L'unica incognita è data dall'adattamento di Kums al campionato italiano. Tanti buoni registi dell'estero infatti soffrono non poco la fisicità e i ritmi del calcio italiano. Se qualcuno si ricorda di Tiago alla Juventus, quello è uno degli esempi lampanti del dubbio appena descritto. L'ex Gent inoltre avrà un altro compito. La società infatti vuole che il ragazzo faccia da "insegnante" a un giocatore con caratteristiche parzialmente vicine come Fofana e al "Pirlo dei balcani" Balic. Kums si è così espresso sul croato: «Ci stiamo allenando assieme da pochi giorni ma posso dire che è un buon giocatore, dotato di una tecnica eccellente. Vedendolo all’opera mi viene in mente subito Pirlo. Gli assomiglia molto. Tutti assieme speriamo di aiutarlo a crescere». Maestro dunque sia dentro che fuori dal campo. Kums dovrà essere il perno dell'Udinese del presente e, con i suoi insegnamenti, di quella del futuro, per far sì che i tifosi possano ora esclamare: "Che bella Udinese!".