Terza partita in una settimana per l'Udinese, dopo il buon pareggio contro la Fiorentina, i friulani devono di nuovo dimostrare che la sconfitta con il Chievo è stato solo un incidente di percorso e che la mentalità è cambiata. Domenica si va a Sassuolo, partita molto ostica, i bianconeri infatti non battono i neroverdi da due anni.

La conferenza si apre con l'analisi della condizione della squadra: "Dobbiamo cercare continuità. La terza partita è di difficile lettura, conosciamo ancora poco le risposte. Domani mattina abbiamo un’altra sgambata, valuteremo la condizione di tutti. Ci sono alcuni ragazzi che non sono al top, che si vanno ad aggiungere ai già infortunati Widmer e Samir. Attendiamo una risposta dal campo."

Intanto in settimana si è infortunato Badu: "In questo momento che avremmo avuto bisogno di lavorare tutti insieme, ci sono alcuni elementi che non stanno bene. Badu lamenta una botta alla caviglia, credo che non sarà della partita. Affrontiamo una squadra che si conosce bene, lavorano insieme da quattro anni e questi sono valori importanti."

Il ghanese può essere sostituito i più modi, Fofana e Jankto sono in rampa di lancio: "Vediamo un po’ la partita, poi decideremo. Valuteremo la condizione di chi ha giocato due partite consecutive, che sono state molto impegnative."

Penaranda sta crescendo bene e non è da escludere che possa partire dal primo minuto: "Sì, come tutti. E’ un ragazzo che nelle ultime settimane sta facendo dei progressi. Deve diventare determinante sia che cominci dall’inizio, sia che scenda in campo a partita in corso. Con la sua velocità può darmi un contributo ulteriore."

Si analizza il Sassuolo, squadra molto forte ed ostica: "Hanno profondità, tagli, rapidità. Noi dovremo fare una grande partita dal punto di vista tattico, sia in fase di possesso che senza palla. Dobbiamo dare continuità alla fase di possesso, dobbiamo migliorare alcuni aspetti, sfruttando meglio alcune situazioni. Dobbiamo fare la partita nella maniera giusta."

Il centrocampo è martoriato da molte assenze e questo si sta rivelando essere un problema non irrilevante: "Senza Widmer e Samir, abbiamo dovuto inserire elementi che sono rientrati da pochissimo. Sarebbe stato importante avere continuità in questo periodo. Mi aspetto delle risposte da verificare sul campo. Comunque la squadra sta crescendo. Kone? Sta lavorando tatticamente, sta dando disponibilità ed è un giocatore dotato di grandi qualità. Vogliamo dare un’impronta propositiva alla squadra."

Il vero problema di questa squadra sembra essere la continuità, ma Iachini è fiducioso, prima o poi arriverà anche quella: "Quando si è squadra, sotto il profilo tattico, in tutti i momenti della partita. Dobbiamo continuare a lavorare su alcuni aspetti, per esempio è un errore smettere di giocare dopo aver acquisito il vantaggio parziale. L’atteggiamento deve essere sempre uno: scendere in campo per vincere, con il massimo rispetto degli avversari. Se abbassiamo la percentuale di errori e aumentiamo l’attenzione, possiamo raggiungere l’obiettivo."

Il Sassuolo ha una politica opposta a quella dell'Udinese, dato che punta molto sui giocatori italiani: "Ogni società ha una sua linea e la porta avanti. Ciò che conta è che ci sia sempre organizzazione, le giuste valutazioni e lavorare con continuità per far crescere i ragazzi. La parola-chiave è sempre una: progetto. Il Sassuolo ha dato fiducia allo staff tecnico, ha dato continuità al lavoro con la squadra. Nel calcio è fondamentale ci sia sempre equilibrio. Magari ci vuole più tempo per arrivare all’obiettivo, ma se lavori in un certo modo prima o poi centri il traguardo. Anche l’Udinese quando è riuscita ad avere continuità ha raggiunto grandi risultati."

Domani sarà fondamentale essere corti e compatti, come contro la Fiorentina: "Abbiamo fatto delle partite in fase difensiva molto buone, come contro Milan e Fiorentina. Con il Chievo abbiamo gestito male il possesso palla, ci siamo accontentati del pareggio e siamo stati puniti… ce lo siamo detti. Comunque sotto l’aspetto difensivo stiamo migliorando, ci sono solo alcuni aspetti individuali sui quali intervenire. Domani dovremo essere anche bravi a prendere palla ed essere propositivi. Sarà questa la chiave della gara."

Un pensiero infine su Francesco Totti, leggenda del calcio italiano che compie quarant'anni: "E’ un grande professionista, non arrivi a giocare a una certa età se non fai la carriera giusta. Riesce ancora a entrare ed essere determinante per la sua squadra. Gli faccio gli auguri da uomo e da campione."

(Fonte: www.mondoudinese.it)