L'Udinese è di nuovo nel mirino della critica. I continui alti e bassi a livello di prestazione non stanno piacendo ai tifosi e anche i giornalisti iniziano ad insinuare che la panchina di Iachini non sia così solida come sembra. Il tecnico però esprime la sua solita sicurezza, fiducioso che, prima o poi, si inizieranno a vedere costantemente i frutti del lavoro in allenamento. La Lazio sarà un banco di prova importante.

Si parte con il consueto focus sul prossimo avversario dei friulani, ovvero la Lazio: "Dobbiamo dare continuità al lavoro che stiamo portando avanti da settimane. Dobbiamo superare i piccoli ostacoli che ci stanno frenando. Affrontiamo una squadra forte, e dobbiamo essere preparati su quelle che sono le cose che proviamo in settimana. Sono convinto che questi ragazzi abbiano grandi margini di crescita e si intravedono segnali positivi"

Nella partita contro il Sassuolo la squadra ha rimesso in mostra vecchi limiti: "Abbiamo sbagliato troppo nel palleggio e nel fraseggio, e quando questo accade siamo molto meno pericolosi. Lavoriamo per giocare corti, con smarcamenti stretti evitando il più possibile i lanci lunghi. Siamo la quarta squadra per minore occasioni concesse agli avversari. Ora cresceremo sotto anche altri punti di vista".

Un peccato, perchè, quando l'Udinese ha reagito, il Sassuolo ha sofferto molto. Iachini però non ha nulla da recriminare, nonostante la sconfitta. "No. Abbiamo il nostro percorso. Abbiamo iniziato il ritiro con un gruppo. Poi sono arrivati giocatori con determinate caratteristiche che ci hanno indirizzato in altre vie. Quando abbiamo potuto dare continuità, i risultati sono arrivati. Si poteva magari fare meglio in alcune situazioni, ma questo è normale per tutte le squadre che non giocano insieme da più anni".

Gli attacanti scelti per partire dal primo minuto domenica hanno deluso. Il mister spiega il perchè di alcune valutazioni. "Volevo dare freschezza con Thereau e Penaranda, anche se poi i riscontri in campo sono stati diversi. 4-3-2-1? Portiamo avanti diverse idee tattiche. Thereau anarchico? Non credo. Sta ancora ritrovando la freschezza fisica, che poi porta a migliori movimenti tattici. Essendo stato fermo più di un mese, è normale. Davanti avevo sia Zapata che Perica affaticati, addirittura Perica con i crampi alla fine della gara contro la Fiorentina. Per questo ho optato per la freschezza fisica, ma non si può ragionare solo con il senno di poi. Anche a Milano abbiamo cambiato le punte, forzando il gioco, e l'abbiamo portato a casa. Avevo pensato che il Sassuolo potesse calare alla distanza e per questo volevo inserire Zapata in corso d'opera".

La Lazio è una squadra importante, Iachini non vuole lasciarsi sorprendere. "Noi rispettiamo i nostri avversari. Hanno grande qualità. Lavorano con Inzaghi dalla fine dell'anno scorso. Hanno conoscenze importanti. Dovremo essere attenti e concentrati, ripetendo quello che abbiamo fatto in alcune partite positive".

Si affrontano le squadre che usano più under 23 in Serie A. "Questo è il nostro percorso di lavoro. Vogliamo lavorare tanto sui giovani. Da un lato è affascinante perché vedere crescere questi ragazzi giorno dopo giorno è molto bello, anche se a volte c'è il rovescio della medaglia, perché nella gara non puoi permetterti errori, come capiterà nella partita contro la Lazio".

Badu potrebbe di nuovo non essere della partita. Il tecnico ex Palermo è però criptico sulle possibili alternative. "Badu resta in dubbio fino a domani, quando valuteremo il suo stato con lo staff medico. Fofana? Il ragazzo ha lavorato il primo mese davanti la difesa. Volevamo capire quale potesse essere il suo possibile sviluppo. Con l'arrivo di Kums, lo abbiamo collocato mezzala. Sta imparando, essendo reduce da una stagione in cui giocava nei due di centrocampo. Siamo convinti che potrà avere una crescita. Lo stiamo aspettando per potergli dare modo di avere piena conoscenza del ruolo. Jankto? Sì, sono tutti ragazzi che fanno parte della nostra rosa e che avranno spazi giusti per mettersi in evidenza; poi ogni gara è una storia a se stante. Con i giovani bisogna sempre avere il giusto equilibrio nelle valutazioni".

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Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.