Per molti tifosi dovrebbe essere titolare fisso. Per tutti i tecnici che lo hanno avuto ad Udine è invece sempre stato la prima alternativa in mezzo alla difesa (se escludiamo l'episodio da terzino contro il Milan). Ora, con Felipe non al meglio, sta avendo più spazio del normale. Nel numero di Udinese Magazine distribuito durante la sfida contro il Palermo, Angella ha rilasciato un'intervista in cui parla della sua esperienza in questa stagione.

All'Adriatico di Pescara è stato rispolverato Gabriele Angella, dati i problemi fisici di Felipe, e il ragazzo ha sfornato una buona prestazione: "Pescara-Udinese sulla carta sembrava una partita semplice, ma in realtà sono partite insidiose, ricche di trappole. Durante la partita abbiamo reagito bene alle difficoltà e siamo contenti di essere tornati alla vittoria."

Non si può non parlare di Udinese-Palermo, secondo match point salvezza per i friulani (vinto dai bianconeri per 4-1): "Dobbiamo continuare sulla falsariga delle prestazioni contro Juventus e Pescara, sono finalmente tornati i tre punti e ora vogliamo andare avanti. Lavorando sodo ogni giorno si può migliorare, non si è mai arrivati nel calcio e vogliamo dimostrare il nostro valore. Questa dev'essere la nostra base per il proseguimento del campionato e per il futuro."

Nonostante la vittoria, forse il gol di Muntari negli ultimi dieci minuti si poteva evitare, sembrava molto arrabbiato per l'episodio mister Delneri: "È normale che avremmo preferito evitarlo, contano sempre i numeri. Era evitabile, ma nei momenti di difficoltà abbiamo sempre lottato bene, uniti. Anche contro il Pescara abbiamo risposto bene, seguendo le indicazioni del mister."

Angella è una riserva, ma nelle gerarchie è sempre il primo ad essere allertato quando un difensore è in difficoltà, non è cosa da poco: "Cerco sempre di farmi trovare pronto, devo fare il mio dovere. L'atteggiamento della squadra non è mai mancato anche quando non sono arrivati i risultati. Certe volte non riusciamo ad esprimerci come vorremmo e questo ci dispiace. Ma in allenamento ci spendiamo sempre al meglio.

Palermo rievoca dolci ricordi al difensore, dato che proprio al Barbera segnò un gol importantissimo nel terzo anno dell'era Guidolin, quando l'Udinese arrivò quinta: "È sicuramente uno dei più importanti in carriera e lo reputo anche uno dei gol più belli. Io devo difendere e cercare di essere concentrato novanta minuti più recupero, se viene  ben venga e siamo tutti contenti. Va bene che segni chiunque basta che portiamo a casa i tre punti. Il primo obiettivo per un difensore resta sempre quello di non prendere gol."

Quella partita fu il sesto tassello di un filotto che portò ad addirittura otto vittorie di fila (concluso con un roboante 2-5 a Milano contro l'Inter) e che portò ad un'insperata Europa. Competizioni internazionali no, ma forse con un buon finale di stagione si può rinverdire i fasti del passato: "Questa squadra ha le qualità per fare bene tutte le partite, lo abbiamo dimostrato ed è quello che vorremmo, ma dobbiamo ragionare gara per gara. Con Juve e Pescara abbiamo risposto bene. Ora il Palermo verrà qui col coltello tra i denti, per cercare di strappare il più possibile. Ma noi vogliamo tre punti che sarebbero preziosi per noi e per il proseguimento del campionato."