Il gol di Sallai aveva spaventato un po' tutti. Freschissimo il ricordo di quell'Udinese-Palermo che inaugurò il nuovo Stadio Friuli (Dacia Arena),  terminato 0-1 in favore dei sicilani dopo un assedio inutile bianconero. Stavolta non è andata così. Dopo il vantaggio della squadra di Lopez, Delneri ha ricompattato la sua banda, passando a un 4-4-1-1 che, con l'assenza di un giocatore ambivalente come Fofana, sembra garantire più equilibrio a questo squadra. Il pareggio è arrivato anche grazie ad un pizzico di fortuna è vero (sarebbe bastata una gamba messa al posto giusto nella lunga traiettoria disegnata dalla rasoiata di Thereau per bloccare tutto), ma ha confermato una cosa: a sinistra Samir è diventato un elemento imprescindibilie. Già sullo 0-0 l'ex Flamengo aveva lanciato segnali, con prima una grande chiusura e poi una sgroppata conclusa con un tiro dalla traiettoria strana, che ha costretto Posavec al volo per evitare il gol. Poi l'assist per il francese e tanta sostanza. Incredibile come un giocatore che si è formato da centrale ora sia diventato in poco tempo il terzino più forte a disposizione. Diamo a Iachini ciò che è di Iachini, è stato lui a vedere in Samir un potenziale esterno, prima tutti vedevamo in lui la prima alternativa a Felipe e Danilo, che poi, col tempo, sarebbe dovuto diventare titolare a scapito di uno dei due senatori. Invece il nuovo acquisto ha mostrato una duttilità sorprendente: chiusure sempre perfette, recuperi all'ultimo fiato e tanta personalità, con sgroppate sulla fasce che ricordano più un Roberto Carlos che un Lucio.

Con lui a sinistra la prima alternativa in mezzo è diventato Angella, tornato dalla campagna inglese a Watford. Senza avere il talento del brasiliano e da riserva, si è fatto trovare pronto al momento della chiamata. Con lui in campo la squadra non ha mai perso e si ricordano poche sbavature da parte sua. L'unico vero errore lo commise proprio al Barbera, dando il là al gol del momentaneo vantaggio di Nestorovski, poi annullato da tre reti bianconere. Poco da dire sul rientro di Scuffet. Tanti cori del pubblico e un paio di voli che confermano come il talento ci sia, ma che forse è capitato nel momento sbagliato, data la concorrenza spietata che la società dovrà sbrogliare in estate. Dall'altra parte un Widmer che non è evidentemente a suo agio nella propria metà campo. Difensivamente ha scricchiolato anche stavolta, dando sempre la sensazione di essere l'anello debole del quartetto difensivo. Nasce esterno basso, ma è evidente che il suo talento può essere messo alla luce solo quando si attacca. Quaggiù è perso, pochi assist, poche sovrapposizioni e poca pericolosità. Bisogna avvicinarlo alla porta per eiavere il vero svizzero che stupì nell'ultima stagione di Guidolin, rubando la scena a Basta.

Conferme e scricchiolii dietro, stessa cosa in mezzo. Hallfredsson mostra la sua utilità, così come però i suoi limiti, dettati da un'età che inizia a non essere verde. L'islandese recupera tantissimi palloni, ma in fase di distribuzione ancora non ci siamo e c'è ancora qualche rilancio sbagliato di troppo. Elemento importante quindi, ma forse il tecnico per il futuro dovrà pensare ad una novità se si vuole fare il salto di qualità. Jankto allargato a sinistra si sta consacrando definitivamente. A Pescara ha dominato le azioni offensive, contro il Palermo ha fatto un lavoro più oscuro, forse un po' disorientato dai movimenti continui e a tratti incomprensibili di Thereau. Però quando ha avuto la palla per il poker, dopo la parata di Posavec su Heurtaux, si è fatto trovare pronto a segnare il secondo gol in due partite. Ora la convocazione in Nazionale maggiore come si merita (con tanto di gol all'esordio contro la Lituania). Badu in un centrocampo a quattro diventa un po' anonimo, non potendo inserirsi con la solita frequenza, ma i polmoni li mette sempre e anche stavolta non si è risparmiato. Sono quindi le fasce a regalare più soddisfazioni. Se a sinistra Jankto (pensato per la prima volta da Iachini come esterno, anche qui diamo i meriti alle persone giuste per favore) fa faville, a destra De Paul inizia a farci vedere il talento con cui si era guadagnato le attenzione di un (ex?) club blasonato come il Valencia. Contro i siciliani ha fatto di nuovo vedere tanti dribbling, tante serpentine e, quando aveva Badu o Widmer con cui sovrapporsi, è diventato devastante. L'argentino, se Delneri continuerà a migliorare questa intelaiatura, e se Rod manterrà la testa sulle spalle, potrà diventare un'arma devastante per questa squadra.

In avanti poco da dire. Thereau fisicamente ha sofferto molto il fastidio al ginocchio di inizio anno ma, nonostante tutto, continua ad essere decisivo anche quando gioca andando per fiammate. La staffilata da lontano l'ennesima rete salva situazione (gol del pareggio) e il gesto per chiedere silenzio rivolto a tutti coloro che passano il tempo a criticarlo, senza ricordare che resta comunque lui il salvavita di quest'Udinese. Duvàn Zapata invece stranamente più si avvicina il mercato e più diventa famelico. Sarà un caso, ma tra poco la sua nuova destinazione diventerà uno degli argomenti principali dei quotidiani sportivi e lui è già a tre gol in tre partite dopo mesi di nulla. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Il "Panterone" ora è improvvisamente diventato il fulcro dell'Udinese, da svogliato che era, e tutta questa cattiveria è stata ritrovata nella sfida con la Juventus e con l'avvicinarsi del mercato. Coincidenze? Per il suo entourage sì. Intanto Delneri può godersi una punta ritrovata e che per ancora qualche partita metterà a sua disposizione il suo fisico da superuomo per la banda bianconera. Anche contro il Palermo tante sportellate, un gol fatto con la forza del cinismo e una sgroppata incredibile con cui ha fatto capire ai difensori palermitani che bisogna avere un fisico da NBA per contrastarlo.

Archiviata la partita con il Palermo, Delneri può ora ragionare con la serenità della salvezza, anche se per qualche giorno non avrà buona parte della squadra a disposizione a causa delle partite internazionali, mentre in società si discute sul rinnovo suo e del DS Bonato, che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane (stando alle voci). Per quel che riguarda gli infortunati, Thereau è uscito dalla sfida con i rosanero con un problema all'adduttore, contro il Torino non ci sarà (spazio ai ballottaggi). Karnezis e Faraoni continuano la riabilitazione. Di Gnoukouri non si sa nulla. Mentre Badu invece ha riportato alcuni problemi alla caviglia, che non sembrano però gravi. Rientreranno oggi già Perisan e Balic, mentre i giocatori a disposizione del mister giocheranno un'amichevole contro l'NK Istria.