La stagione in corso è senza dubbio da ricordare per Jakub Jankto: esordio in Serie A, prima rete in massima serie, debutto con goal nella nazionale della Repubblica Ceca. Con la maglia dell’Udinese ha colpito anche vittime illustri come Juventus – primo goal assoluto allo Juventus Stadium – ed Inter, anche se le reti non sono valse punti per i suoi; meglio sicuramente le ultime due segnature, contro Pescara e Palermo, entrambe in gare vinte dai friulani. Con la selezione del suo Paese, Jankto ha esordito il 22 marzo scorso, in amichevole con la Lituania, segnando uno dei tre goal cechi, mentre a San Marino, nella prima ufficiale, ha fornito 2 assist nel largo successo dei suoi per 6-0. La Repubblica Ceca si trova ora al terzo posto, dietro all’inarrivabile Germania ed a 2 lunghezze dall’Irlanda del Nord.

A Tuttomercatoweb, Jakub Jankto ha rilasciato una lunga intervista, partendo proprio dalle emozioni provate in nazionale: “Sognavo la Nazionale fin da bambino e segnare all'esordio mi ha dato una gioia incredibile”. La Repubblica Ceca ha visto tra le proprie fila tanti campioni ed ora il C.T. Jarolim sta proponendo un ricambio generazionale: “Siamo giovani e con tante potenzialità. Crediamo nella qualificazione ai Mondiali ma dobbiamo cambiare passo. Servirà vincere gli scontri diretti come quello contro la Norvegia, dipende solo da noi”.

Il passaggio in Italia è avvenuto nel 2014, a 18 anni, grazie a prestazioni super con le nazionali giovanili: “Mi videro in una partita contro Montenegro dove segnai addirittura 4 reti. Non conoscevo il paese, non conoscevo la lingua, è stato difficile integrarsi. Ma ho avuto un grande allenatore nella squadra Primavera, Luca Mattiussi, che mi ha sempre aiutato. Mi ritengo fortunato ad aver trovato una persona come lui. E poi anche i compagni di squadra mi hanno aiutato a inserirmi”.

La prima stagione da professionista in Italia è stata in Serie B, ad Ascoli: “All'inizio non sapevamo in che campionato avremmo giocato, dovevamo partire dalla Lega Pro, poi il caso Teramo ci ha portati in B. Devo dire che è stata una gran bella esperienza, trovavo spazio con Petrone ma sopratutto con Mangia giocavo sempre. Per me è stata un'esperienza importante e bella. I tifosi mi vogliono ancora bene e continuano a scrivermi. E questo mi fa un grande piacere”.

Con Iachini Jankto ha avuto poche chance, poi è arrivato Delneri: “Con Delneri c'è stata la possibilità di giocare sfruttando l'indisponibilità di qualche giocatore e mi sono giocato bene le mie chances. Questo evidentemente mi ha dato fiducia e di conseguenza tutto mi riesce meglio”. Come ruolo preferisce “l’interno di centrocampo nel 4-3-3, ho più spazio e mi trovo meglio”, mentre per il futuro è sicuro: “Io voglio giocare anche all'estero, provare qualche esperienza. Sono curioso, voglio conoscere altre cose. Certamente non mi vedo a lungo in Italia, non certo fino a 25 anni”.