Dopo la vittoria sul Cagliari torna in conferenza stampa Delneri, per analizzare la prossima trasferta contro il Bologna, squadra che ha 35 punti e che quindi è un avversario, sulla carta, alla portata dei friulani, che puntano a fare sempre meglio e a mettere il fiato sul collo alla Sampdoria, che occupa la decima piazza, sogno proibito dei friulani per questa stagione. I felsinei hanno qualche infortunio, ma restano pericolosi. Il match con loro e quello con l'Atalanta diranno tanto sul dove può arrivare l'Udinese a fine anno.

La trasferta di Bologna servirà a continuare con i risultati positivi, il mister analizza la sfida: "Il Bologna ha sempre giocato un bel calcio, siamo due squadre che per diversi motivi dobbiamo dimostrare ancora qualcosa. Il Bologna per arrivare a 40, noi per provare a scalare ancora qualche posizione. Noi dobbiamo provare a fare più punti possibili contro Bologna e Atalanta, poi vedremo quale sarà il nostro possibile obiettivo."

Ancora in dubbio Angella: "Vedremo come sta, sennò c'è Heurtaux."

Con l'ingresso di Perica e il passaggio al 4-4-2 i friulani hanno ribaltato l'inerzia della sfida col Cagliari, ma Delneri con i cambi stabili ci va sempre cauto: "Vedremo, io non sono per i grandi cambi per una partita o due, sennò dovrei cambiare spesso, perché ogni partita c'è qualcuno non al top, ma ci sono delle caratteristiche da tenere in conto, il momento in cui fare il cambio, l'avversario che si ha davanti. Un esempio è Schick della Sampdoria. Gioca Karnezis e non Scuffet, per anticipare la domanda."

Il Bologna sembra essere uscito dal momento buio che lo stava riportando nelle zone basse della classifica: "Nelle ultime due partite il Bologna ha giocato bene, non è in una zona calda ed è sereno. Gli manca qualche giocatore importante, come Dzemaili o Di Francesco. Hanno però profili altrettanto importanti come Destro, Torosidis, Masina, recupera Mirante. Sono da tenere sott'occhio, perché sono rapidi e hanno una punta che anche quando stenta può fare comunque male. Anche noi non abbiamo nulla da perdere e ce la giocheremo. Avranno pochi cambi, ma giocare contro 20 mila persone non è mai facile."

Angella festeggia il gol al Cagliari con Zapata. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896
Angella festeggia il gol al Cagliari con Zapata. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896

Nelle ultime sfide sembra quasi che sia l'avversario a dover temere l'Udinese, che contro il Napoli annovera l'unica sconfitta nelle ultime sette partite: "Noi siamo cresciuti, ma basta vedere gli allenamenti. Come struttura, come tipologia di lavoro, siamo in via di miglioramento. Giocando con un 4-4-2 dovremo essere più strutturati davanti e siamo cresciuti in quel senso lì. Ora gli avversari sanno che siamo più attenti e precisi, quindi giocano più accorti, ma siamo sempre noi che dobbiamo temere gli avversari, per esempio Verdi dal limite è molto pericoloso. Dobbiamo sempre rispettare l'avversario e loro devono fare lo stesso."

Zazzaroni e Giacomini in settimana sono stati concordi sul fatto che Delneri ad Udine può aprire un ciclo e il lavoro sul 4-4-2 sembra confermare che la prospettiva è già sulla prossima stagione: "Stiamo lavorando su un 4-4-2, che annovera un certo tipo di giocatori, il 4-4-1-1 ne annovera altri. Possiamo giocare anche a tre. Kums ha giocato molto bene anche se nessuno lo ha detto, è un problema di uomini, in base a quelli si costruisce la squadra. Si giudica il giocatore in base a un ruolo che non ha mai fatto, Badu non ha mai giocato a 2 e sta facendo bene. Badu, Kums, Hallfredsson, hanno tutti giocato bene, anche Evangelista. Abbiamo tutto per costruire e la classifica ci permette di farlo."

Jankto sembra fare l'esterno quando si passa al 4-4-1-1: "Quando Thereau fa la seconda punta, Jankto si allarga, ma ci sono situazioni in cui stare largo e situazioni in cui stare stretto."

Questa Udinese è a -3 punti rispetto a quella del Guidolin dell'ultimo anno, in teoria si può arrivare a 50 punti, chiudere bene permetterebbe di iniziare in maniera postiva già l'anno prossimo: "Potevamo ottenere forse qualcosa in più, ma per costruire ci sono dei passi, è come calare di peso, bisogna essere graduali, sono cresciuti parecchi ragazzi, De Paul ha cambiato ruolo ed è migliorato molto. Ha qualità importanti ed è più libero come ala, quando la squadra gioca in modo aggressivo i trequartisti sono in difficoltà, il concetto è che lui deve liberarsi dalla marcatura. La sua bravura è stata la volontà di pedalare e come lui possono fare tanti altri e questo è stato supportato da i vecchi, per esperienza, che hanno aiutato gli altri."

L'infortunio di Samir ha permesso ad Angella di continuare a giocare, altrimenti ci sarebbero stati tre giocatori per due posti, ma  il tecnico sottolinea le gerarchie: "La scelta dei centrali è per gerarchia, come per Karnezis. Anche se Angella merita grande rispetto, avrebbe giocato Felipe se non si fosse infortunato Samir. Se il periodo di infortunio è lungo le cose cambiano, ma Angella è una seconda linea e sapeva che, senza l'infortunio di Samir, sarebbe tornato indietro. Sono contento perché si è fatto trovare pronto."

Thereau sbaglia il rigore contro il Cagliari. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896
Thereau sbaglia il rigore contro il Cagliari. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896

Si torna alla sfida dell'andata, con il gol all'ultimo di Danilo che ha sancito la vittoria nel giorno del centoventesimo anniversario e ha riunito piazza e squadra: "Quel gol è stato sicuramente importante per Danilo, perché è un ragazzo diverso da come lo stavano dipingendo. Poi nel contempo ha dimostrato altre cose, meno eclatanti. Le discussioni avvengono sempre, ma l'uomo non cambia mai, come hanno dimostrato Thereau, Karnezis, Felipe, quello zoccolo duro che deve far inserire gli altri. Al di là dei miglioramenti tecnico tattici, da lì la squadra ha iniziato ad essere più gruppo e l'abbraccio finale del capitano con la curva è stata una svolta importante per noi, per far tornare il connubio pubblico giocatori che è fondamentale. Contro il Cagliari - continua Delneri -, quando abbiamo preso gol, i tifosi hanno supportato la squadra e questo è stato molto importante. I tifosi riconoscono che ora c'è appartenenza, oltre alla provenienza diversa. Se diamo un aiuto quando un giocatore sta giocando male sicuramente miglioriamo. C'è grande unità di intenti, perché l'errore di Karnezis è stato pesante, ma Danilo è stato pronto a intervenire in suo aiuto."

Kums ha annunciato il suo addio in settimana, perché non è riuscito ad inserirsi e si trova fuori ruolo. Ha anche detto che il mister lo vede come centrocampista davanti alla difesa, ma Delneri sottolinea che ci dev'essere un errore di traduzione: "Kums non può giocare davanti alla difesa, gli ho detto una cosa diversa: può giocare a due davanti alla difesa. Io penso che lui sia adatto a giocare in un calcio a due, ma la struttura della squadra inizialmente non lo permetteva e questo lo ha pagato. Lui si impegna ed è un ragazzo a posto, ma anche lui si accorge che a tre non si può esprimere, è uno che ruba molto bene la palla, ma la sua struttura tattica in questo momento lo penalizza, perché in questo momento non posso inserirlo. Ci andrei piano col suo addio, c'è ancora tempo, magari domani gioca e fa due gol. Bisogna credere in quello che si fa, nel calcio non posso dire adesso quello che accadrà domani e può anche capitare che qualcuno cambi idea."