Si ripete un po' il copione visto con il Milan. Davanti la squadra, quando vuole, si accende. Dietro però gli errori sono al limite dell'impossibile.

Scuffet 4,5 - Pronti via, tiro di Ljajic, lui è convinto di prenderla. Non è così. La palla gli rimbalza sul petto e Belotti segna. Potevano aiutarlo i difensori, ma l'errore parte da lui. Passa mezz'ora e lui ed Hallfredsson non si capiscono, con l'islandese che gli piazza un tiro tra le gambe. Nel secondo tempo almeno tre parate decisive. Ci sa fare, ma caratterialmente deve crescere tantissimo e anche in fretta.

Larsen 6 - Il danese in difesa le azzecca tutte e, sfruttando un Niang molto lento, ne approfitta per sganciarsi e tentare qualche sovrapposizione in più con De Paul.

Danilo 5 - Ormai l'insicurezza fatta persona. Il problema è che lui è il capitano, colui che dovrebbe guidare la squadra. Tralasciando poi la quantità immensa di lanci lunghi buttati via. Negli spogliatoi Delneri lo cambia per un problema al flessore e senza di lui la difesa dà tutt'altra impressione. (Angella 6 - Urla e si sbraccia decisamente di più, sembra avere nettamente più carico e infatti nel secondo tempo la fascia di capitano ce l'ha lui. Non corre pericoli particolari, chiudendo sempre con relativa calma.)

Nuytinck 6 - Come sempre il baluardo incrollabile della difesa. Cerca anche stavolta di mettere pezze ovunque, ma non può difendere lui da solo. La mancanza di un compagno sicuro sulla sinistra si fa sentire e infatti limita al minimo le salite per colpire di testa e anche i lanci lunghi, che all'Anderlecht erano compito suo.

Pezzella 4,5 - Nullo fino al gol di Ljajic, dove impreziosisce la sua prestazione evanescente chiudendo malissimo sul serbo, che ha tutto lo spazio per piazzare il suo ormai celebre diagonale. Subito dopo il gol lamenta crampi. Al 67' sono molto sospetti. (Alì Adnan 6 - Bisogna ammetterlo, almeno mette più carica rispetto ad alcuni suoi compagni. Come suo solito tatticamente è indisciplinato. Fa infatti su e giù sulla fascia senza ascoltare le direttive. Va però vicino al gol del clamoroso pareggio con una punizione calciata a fil di palo.)

Hallfredsson 4 - Torna titolare dopo un po' di tempo, nonostante sia uno dei senatori di Delneri. In poco tempo è però chiarissimo il perchè abbia perso posizioni nelle gerarchie. In occasione del primo gol lascia campo aperto a Ljajic. L'autorete è un olio su tela di rara bellezza: prima liscia clamorosamente un passaggio in orizzontale, poi recupera sul fondo campo, mettendo apparentemente una pezza all'errore, ma poi si gira e la mette tra le gambe di uno Scuffet incredulo. Orripilante e Delneri subito lo rimette in panchina nell'intervallo. (Jankto 6,5 - Nonostante venga da tutt'altra città e paese, è quello che dimostra più attaccamento alla maglia. Un po' criticato per alcune prestazioni poco concrete, entra in campo ed è una furia. Subito appare come un fulmine alle spalle di N'Koulou, che lo atterra e gli permette di conquistare un rigore. Poi è l'unico che prova ad attaccare realmente a testa bassa. Anche lui sfiora il pareggio, ma Ansaldi con un miracolo gli sbarra la porta, che era rimasta vuota).

De Paul 6 - Primo tempo spento come al solito. Nel secondo rinsavisce inaspettatamente un po'. Segna il rigore, poi cerca di dare un po' di verve davanti (anche se con Maxi non si trova mai). Fornisce a Lasagna la palla del secondo gol con una sua bordata dalla distanza.

Fofana 5 - Perde una quantità di palloni immensa e non riesce mai a partire in progressione come fa di solito. A Milano sembrava aver recuperato e anche in questa partita c'è un miglioramento fisico, ma dovrà passarne di tempo prima di rivedere il vero Fofana.

Barak 5 - Anche lui sbaglia una quantità di passaggi infinita. Non dà mai uno spunto per diventare pericoloso.

Lasagna 6 - Corre, si sbatte, fallisce il gol del pari mandando l'unico cross buono di De Paul sul primo palo e poi segna il gol del 2-3 un po' casualmente, con un tocco quasi impercettibile a velocità normale sul tiro di De Paul. 

Maxi Lopez 6 - Gran gioco di sponda. Bellissima la girata con cui si presenta a tu per tu con Sirigu, ma da posizione troppo defilata. Ogni volta che ha un pallone alto lo prende, ma se non c'è Lasagna nessuno lo segue.

Delneri 5,5 - Mette in campo quei due/tre cambi promessi in conferenza stampa, per dar riposo a quelli che sembrerebbero gli elementi più stanchi. La scelta di non mettere Samir è sensata, visti i problemi del brasiliano, anche se purtroppo Pezzella ci mette del suo nel terzo gol del Torino. In avanti per mettere Fofana toglie Jankto, ma sembra essere Barak in realtà il meno lucido. Hallfredsson la scelta peggiore, l'islandese sembra ormai in calo e in questa partita lo ha denunciato come meglio non poteva.

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.