Con la vittoria sul Crotone l'Udinese ha ottenuto la quinta vittoria in questo campionato, la prima con mister Oddo (che a sua volta ha ottenuto la prima vittoria in Serie A da quando è allenatore). Con questi tre punti, i friulani si sono messi alle spalle in classifica proprio i Pitagorici e ora i punti di distacco dalla SPAL, terzultima in graduatoria, sono diventati cinque. Insomma, il successo serviva ed è arrivato, anche in modo netto e il clima è tornato ad essere sereno, anche se servirà continuare su questa strada il più possibile. C'è infatti ora subito un'altra sfida diretta per la salvezza, stavolta al Friuli (Dacia Arena), con il Benevento, che ha ottenuto il suo primo punto della storia in Serie A, con l'incredibile gol di Brignoli allo scadere che ha visto più o meno tutt'Italia. Le Streghe sono ora galvanizzate e non sarà per nulla semplice strappare i tre punti alla squadra di De Zerbi, con le Zebrette che d'altro canto vorrebbero regalare al neotecnico Oddo la prima vittoria in campionato in casa, ottenendo così altri tre punti pesantissimi, che a quel punto allontanerebbero di molto le zone caldissime della classifica.

La sfida con il Crotone ha detto tante cose. Innanzitutto Oddo non parla a caso, per lui nessuno è imprescindibile e così è stato, visto che De Paul non è sceso in campo dal primo minuto, in favore di una coppia d'attacco vera e propria composta da Maxi Lopez e Lasagna. Inoltre Jankto ha giocato nonostante il turbinio di voci di mercato che lo attorniano e sembra proprio che la cura del nuovo tecnico lo stia favorendo, nelle due partite che ha affrontato ha messo in campo prestazioni già più consone al suo livello. Anche se la sua nuova esultanza è abbastanza altezzosa, ma questo è un altro discorso. Poi, Scuffet resta un portiere da gestire. Oddo come Delneri in una partita cruciale gli ha preferito l'esperienza di Bizzarri, così come a centrocampo ha scelto di tenere fuori Balic, in favore di Fofana. Insomma, spazio ai giovani, ma con criterio. C'è poi da notare come Maxi Lopez sia ancora a secco di gol, ma non di assist. Con la sua qualità ha dato il via all'azione dello 0-1 e del 0-2. A questa squadra il bomber manca, ma di sicuro alla Gallina la tecnica non fa difetto. Quello che manca è la precisione al buon Lasagna, che poteva essere autore di una doppietta, se non avesse calciato il suo rigore in movimento addosso a Cordaz (ci ha pensato poi Jankto ad insaccare).

Comunque la squadra sembra aver acquisito un'altra mentalità, bisognerà vedere se dovuta solo al cambio di allenatore o se è veramente arrivato il momento della svolta, per vedere finalmente qualche talento emergere come ai vecchi tempi. Difensivamente poi la squadra sembra più solida, se escludiamo il folle match col Perugia, Danilo ne ha parlato nel post partita: "Sono contento per non aver preso gol. Abbiamo sofferto all'inizio ma siamo stati uniti, siamo stati squadra. Poi è uscita la nostra qualità. E' ancora presto per fare certi discorsi, quello che possiamo dire è che il nuovo lavoro con mister Oddo si vede. Dobbiamo continuare così e vincere anche domenica in casa contro il Benevento. E' indispensabile che torniamo a fare punti al Friuli. Difesa a tre? L'avevamo adottata già con Guidolin. In realtà è una difesa a 5 perché scendono i due esterni a coprire. Più che il modulo comunque quello che conta di più è la voglia, la determinazione, il sapersi aiutare tra compagni in campo. Ora godiamoci questo success e da domani pensiamo di nuovo al campionato".

Jankto invece ha schivato le domande sul mercato:"Dedico la mia doppietta a tutta la squadra, per noi era fondamentale vincere e ci siamo riusciti benissimo. Ovviamente quando fai una doppietta devi essere felice, ma l'importante è portare a casa i tre punti. Mi aspettavo una sfida tosta, siamo stati fortunati a sbloccare la partita nel primo tempo. Nella ripresa siamo migliorati ed abbiamo segnato altri due gol. Con mister Oddo è cambiato qualcosa, il gioco inizia dal portiere: con il Perugia abbiamo segnato 8 reti, oggi ne abbiamo fatte 3. Abbiamo giocato tutti insieme, anche chi è entrato dalla panchina ha dato una grossa mano. Il mio nome accostato a tanti club? Devo restare concentrato solo sull'Udinese, siamo solo a dicembre. Mi piace il paragone con Zielinski, è un mio grande amico. Futuro in Premier? Ho sempre detto che non voglio restare in Italia per tutta la carriera, ma ora sto giocando sempre con l'Udinese ed è importante per la mia crescita".