Terza partita di campionato sulla panchina dell'Udinese per mister Oddo che, dopo le buone prestazioni con Napoli e Crotone, vuole che i suoi si confermino nella partita più difficile del mese, ovvero quella contro il fanalino di coda Benevento, che viene dal primo punto della sua storia in Serie A.

Novità della settimana l'infortunio di Angella, che non sarà tra i convocati: "Angella non c'è, oltre a lui Behrami, gli altri ci sono tutti".

Il Benevento ora è carico di entusiasmo dopo il pareggio con il Milan, la partita si fa ancora più insidiosa: "Al di là del loro pareggio con il Milan, andiamo ad affrontare una squadra che è organizzata e ha messo in difficoltà chiunque. Sarà probabilmente la partita più difficile che affrontiamo fino a questo momento. Perchè hanno un bisogno estremo di punti, perchè hanno fame e voglia, perchè hanno ottenuto il primo punto e quindi sono galvanizzati. Dovremo essere perfetti soprattutto con la testa, altrimenti questa non la vinciamo".

La conferma dell'undici vittorioso a Crotone non è così scontata come si può credere, Oddo ha dei dubbi e anche una critica da fare in merito alla sfida di lunedì: "Non è che si può fare delle considerazioni su chi va in campo solo valutando il prima. Bisogna tenere a conto gli allenamenti della settimana, il tipo di avversario che andremo ad affrontare, gli infortunii. Non pensiamo che Crotone sia stata tutta rosa e fiori, abbiamo vinto, abbiamo vinto bene uscendo da un momento di difficoltà. Il nostro obiettivo dev'essere però quello di non avere questi momenti di difficoltà. Se il Crotone ci avesse fatto gol nella prima mezz'ora non avrebbe rubato nulla, poi col nostro gol ci siamo sbloccati. Quindi la problematica è principalmente mentale, dobbiamo essere più fluidi fin dall'inizio, non solo dopo la prima mezz'ora. Poi ci è andata bene e ovviamente ce lo teniamo stretto, ma pensiamo a cosa migliorare".

La fase offensiva è la parte più difficile di tutte, perchè richiede che inizino ad esserci movimenti corali: "Questo è merito soprattutto delle capacità individuali degli attaccanti, poi questi vengono esaltati dalla squadra. Non bastano i movimenti delle punte per fare la fase offensiva, servono anche dei movimenti dei centrocampisti. L'aspetto più difficile è appunto dare una coralità all'azione, dai difensori che danno la palla in verticale ai centrocampisti che si inseriscono, etc..."

Fofana ha agito di nuovo come play basso, cosa che non si vedeva dai tempi di Iachini: "I giocatori di talento possono fare quello che vogliono, Fofana perciò può anche fare il play basso. Chiaro che non ha le carattertistiche di Balic. In questo momento se vogliamo sfruttare le mezzeali Fofana è più pronto a fare quello che mi serve, poi con l'allenamento potranno fare lo stesso lavoro anche altri centrocampisti".

Barak mezzala sembra essere nettamente più efficace: "Sia Barak che Fofana hanno una buona fase offensiva, credo che un giocatore come Barak possa sfruttare meglio le sue caratteristiche quando è libero di buttarsi in avanti".

I dubbi di formazione riguardano Angella e un altro giocatore che non è stato svelato: "Ovviamente gli undici che hanno giocato lunedì stanno bene, uno non giocherà e ci sarà un altro, può giocare Larsen come Nuytinck come Bochniewicz. In base a chi gioca dietro può starci anche che cambi anche chi sta davanti. Se non vi dico la formazione è perchè ho realmente qualche dubbio, però per nove undicesimi la squadra è fatta".

Il Benevento è più ostico di quel che sembra, a parte il punto in classifica: "Il Benevento ha un'identità di squadra che è anche migliore rispetto a tante squadre che le stanno davanti. Ha pochi punti, io ci sono passato l'anno scorso, quando devi fare punti c'è tanta pressione, però sono molto più organizzati di quel che sembra e dovremo stare molto attenti".

De Paul è stato escluso due volte, sembra aver perso la titolarità dopo tanto tempo: "De Paul si sta allenando tanto dopo queste due esclusioni, ha reagito molto bene, sta trasformando la rabbia in positività, come devono fare tutti quelli che tengo fuori, come Matos e Perica. Puntiamo molto sulla squadra e la squadra è anche questo, oggi vanno in panchina e domani magari giocano, quindi quando avranno l'occasione di mostrare i miglioramenti sul campo dovranno farlo. Magari settimana prossima scelgo di rinunciare a uno dei due che ci sono adesso per far giocare De Paul e dovrà tenersi pronto".

La squadra da quando è agli ordini di Oddo sembra un'altra, il mister spiega i punti su cui ha lavorato di più: "Ho lavorato molto nel far capire che alla fase difensiva devono partecipare tutti, devono correre di più indietro che davanti. Ho fatto capire che se faccio una corsa per il compagno lui poi la fa per me, è una metafora, ma serviva lavorare molto sulla mentalità. Le individualità emergono solo se c'è il gruppo. Solo fenomeni come Maradona potevano giocare da soli. Qui attualmente fenomeni non ce ne sono, magari lo diventeranno, ma attualmente tutta la squadra deve essere sul pezzo. La capacità anche di leggere le partite. Domani è una partita fondamentale per loro, perchè è una prova per dimostrare che hanno capito come scendere in campo con la stessa concentrazione di tutte le altre partite".

La vittoria sul Crotone ha portato entusiasmo, forse troppo: "L'entusiasmo è fondamentale, però sappiamo che se domani non arriverà la vittoria ci saranno critiche. Quindi è fondamentale che ci sia felicità, però è importante che domani si scenda in campo al massimo della concentrazione".