È ovviamente al settimo cielo Massimo Oddo dopo la vittoria sull'Inter capolista. Una partita sofferta dove l'Udinese ha messo in campo tutte le sue qualità sia nel soffrire che nell'attaccare, punendo con ripartenze micidiali la squadra di Spalletti.

Alla vigilia molti dicevano che per l'Udinese sarebbe stata una partita dove non c'era nulla da perdere: "Più che aspettarmelo ci speravo, la domanda più ricorrente in settimana era "non abbiamo nulla da perdere, giochiamocela", io ho sempre ripetuto che andavamo a giocare contro l'Inter, la prima in campionato, ma si partiva dallo 0-0, quindi bisognava lottare per andare a punti. Mai porsi dei limiti".

Oddo era arrivato con la fama di allenatore mai vincente in A, ora le cose stanno cambiando: "Mah il curriculum lo costruisci giornalmente, anche con l'allenamento. Ogni giorno accumuli e metti dentro qualcosa. Bisogna sapersi fare l'esame di coscienza quando sbagli e lo faccio giornalmente".

L'Udinese ora sembra essere capace di mettere in campo le sue qualità migliori: "Ora la squadra sembra riuscire a mostrare le sue qualità. Siamo una squadra con determinate caratteristiche, la migliore è la fisicità. Dobbiamo metterli in condizione di fare il meglio possibile. Abbiamo provato a prenderli alti, nell'intervallo le cose sono cambiate. Siamo riusciti a sfruttare al meglio le nostre qualità. Se vinci con l'Inter vuol dire che hai potenziale. Ci sono tanti talenti, dobbiamo farli migliorare".

C'è stata anche un pizzico di fortuna, con il rigore che è arrivato al momento giusto: "Noi siamo stati bravi a dare il 110% in campo, mettendo in pratica ciò che facciamo in allenamento. È venuto fuori il nostro talento, anche con un pizzico di fortuna, ma a livello di prestazione siamo stati grandi".

Larsen adattato centrale, al netto dei problemi di stazza, è una delle grandi scoperte di Oddo: "In questo momento in difesa la nuova risorsa è Larsen, perchè si sta adattando benissimo a fare il centrale. Lui è un terzino e da centrale sta facendo benissimo, perchè sa anche già determinati movimenti".

Il terzo gol è stato quello determinante: "Quando abbiamo fatto il terzo gol ho iniziato a crederci. Dentro di me pensavo che reggendo dieci minuti col doppio vantaggio ce l'avremmo potuta fare. Prima non ero tranquillo perchè l'Inter ha i giocatori che possono farti la giocata decisiva"