Barbra Streisand, la donna dei record
La Streisand con Dustin Hoffman in "Ti presento i miei"

Barbara Joan Streisand è nata il 24 aprile 1942 a Brooklyn, il quartiere di New York dove ha abitato per tutta la sua infanzia e adolescenza. Suo padre, professore di lettere e filosofia, morì quando Barbara aveva appena 15 mesi e il rapporto con il padre adottivo, dal quale la madre ebbe sua sorella, Roslyn, fu molto tormentato. Il conflitto parentale e la perdita naturale ritorneranno come temi cardine nei lavori cinematografici della futura artista. Fin da adolescente, ha in Anna Magnani una delle sue attrici preferite, manifestando anche ammirazione per l’arte di Eleonora Duse. Sempre da ragazza diventa una grande fan di Billie Holiday, prediletta tra tutte le cantanti dell’epoca d’oro del jazz. La sua straordinaria passione per la musica la porta a debuttare come cantante, all’età di 18 anni, in un bar di Manhattan.

Già da questa sua prima esibizione, la giovane ottiene subito un incredibile successo. Decide di abbreviare il suo nome in Barbra ed inizia a salire i gradini che la porteranno a diventare un mito della musica. Si caratterizza per i tratti che daranno l’impronta alla sua carriera: una voce potente e dal timbro singolare, un’intensità interpretativa e la predilezione per un repertorio poco conosciuto. Nel 1962, firma per la Columbia Records il suo primo album, “The Barbra Streisand Album”, che le permette di vincere due Grammy Award e di inserire ben tre suoi brani contemporaneamente nella Top Ten. Parallelamente, la sua fama cresce anche a Broadway, dove è mattatrice assoluta nel musical “Funny Girl”, dove incontra l’attore Elliot Gould. I due si sposeranno e avranno un figlio, Jason.

La televisione la corteggia e Barbra contraccambia. Partecipa, a suon di duetti allo Show di Judy Garland, per poi essere protagonista, con grandi ascolti, in “My name is Barbra Streisand”, una pietra miliare nella storia della televisione americana, che le fa vincere l’Emmy. “Ho avuto paure incredibili, indescrivibili, ma non l’ho dimostrato. Nella nostra professione se dici di aver paura, sei fregato”. Quando Hollywood la chiama, nel 1968, la Streisand non ha paura di affrontare l’esordio cinematografico che la vede protagonista nella versione per il grande schermo del fortunato musical “Funny Girl”. Mai esordio fu così fortunato visto che l’artista si aggiudica l’Oscar come miglior attrice. Durante la lavorazione della pellicola, inoltre, divide una love story con l’affascinante Omar Sharif.

Ho avuto paure idescrivibili, ma nel nostro lavoro se dici di avere paura sei fregato

Gene Kelly trova in Barbra l’attrice ideale per rilanciare un genere tanto amato dal pubblico e la dirige nel monumentale   “Hello Dolly”, in cui divide il set con un altro mostro sacro della musica: Louis Armstrong. Dopo “Ma papà ti manda sola”, divertente commedia insieme a Ryan O’Neal, conquista la seconda candidatura all’Oscar grazie al film diretto da Sydney Pollack, “Come eravamo”, 1973, storia sentimentale e drammatica al fianco di Robert Redford, diventando l’attrice di maggior successo commerciale degli anni ’70. Barbra decide di prendere in mano le redini del proprio destino ad Hollywood, rivestendo il ruolo di produttore dei suoi film: non reciterà più in pellicole delle quali non avrà il controllo completo. Il primo progetto del nuovo corso è il dramma musicale “E’ nata una stella”, 1976, remake del capolavoro del 1954 con Judy Garland. La canzone del film, “Evergreen”, le fece conquistare un secondo Oscar, diventando la prima donna a vincere la prestigiosa statuetta per la miglior canzone, nonché la prima attrice a conquistare lo stesso premio al di fuori delle categorie competitive.

Nel 1979, torna in coppia con O’Neal in “Macché sei tutta matta?”.  Per sviare alcuni pettegolezzi, disse a proposito del partner: “Ryan è un bambinone, che non può certo suscitare in me l’amore, ma piuttosto la tenerezza”. Nel 1983, realizza il sogno di passare dietro la macchina da presa, con “Yentl” e “Il principe delle maree”, Barbra, si ritrova contemporaneamente, produttrice, regista e attrice. La sua ultima regia è del 1996, con “L’amore a due facce”. In più di 40 anni di carriera è stata l’artista femminile ad aver venduto il maggior numero di dischi negli Stati Uniti, 71 milioni, record che rischia di essere sorpassato da Madonna. È l’unica donna che può vantare un palmares di : 2 premi Oscar (cinema), 9 Grammy Award (musica), 6 Emmy Award (televisione), 1 Tony Award (teatro).

Ancora attiva su tutti i fronti, oggi vive a Malibu, in California ed è sposata con l’attore James Brolin. È diventata celebre anche per il suo naso, che contribuisce ad un profilo “importante”, e che fin dagli esordi ha sempre rifiutato di ritoccare chirurgicamente.

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