Non è proprio l'esordio che sperava, ma Charles Leclerc, piano piano, sta scoprendo com'è difficile la vita in Formula 1. Dopo aver dominato il mondiale di F2, nella scorsa stagione, il monegasco è saltato a bordo dell'Alfa Romeo-Sauber, al fianco dello svedese Marcus Ericsson, pilota esperto, che avrebbe potuto essere un ottimo riferimento per il driver della Ferrari. In queste prime gare, però, Leclerc, nonostante abbia mostrato sprazzi di talento e grande caparbietà, non è riuscito a raccogliere ciò che avrebbe meritato, ultimo episodio in Cina, dove ha chiuso all'ultimo posto, una gara che lo stava vedendo protagonista nelle retrovie, dove si stava facendo strada tra ruota a ruota e sorpassi. 

Dopo aver preceduto il compagno di team Ericsson, in qualifica, infatti, il monegasco è stato protagonista di un testacoda alla curva 1, che ha spedito la sua vettura nella ghiaia, danneggianto il fondo e spedendo Leclerc alle spalle del gruppo. Il monegasco non si è perso d'animo ed ha provato a rimontare, ma il fondo danneggiato non gli ha permesso di guidare al meglio e così Leclerc ha preferito semplicemente accumulare giri ed esperienza a bordo della sua vettura, senza forzare più di tanto. Alla fine, in casa A.R-Sauber, non c'è nessun rimpianto, ma per il pilota di Montecarlo è importante capire l'origine del problema, che egli stesso pensava fosse causato dal fondo danneggiato, che invece, al momento del testacoda era integro, ma tutto ciò ha sorpreso Leclerc, che non ha avuto nemmeno il tempo per reagire: "E' stato molto strano, perché nei giri precedenti ero andato molto più forte in quella curva. In quel giro in realtà ero più lento ed ho perso il posteriore in maniera imprevedibile. Voglio dire che non me lo sarei aspettato e dopo non sono più riuscito ad essere competitivo nelle curve ad alta velocità. Il posteriore è diventato molto scivoloso ed era molto difficile guidare in generale. La curva 1, ma anche le 7,8 e 13 sono diventate molto difficili da gestire".

Nonostante le difficoltà di inizio esperienza, Leclerc non si perde d'animo e guarda avanti, senza alcun rimpianto per il Gp cinese, in cui non avrebbe potuto raccogliere molto, se non un semplice piazzamento ai margini della zona punti: "Ovviamente avrei preferito un risultato migliore, ma d'altra parte non abbiamo perso molto. Il risultato finale non è quello che volevamo, ma ci sono molti aspetti positivi. Penso che abbiamo imparato molte cose e dovremmo cercare di essere più forti a Baku".

Il suo compagno Marcus Ericsson, che ha sofferto Leclerc per gran parte del week-end, non riesce a dare una risposta alle difficoltà incontrate durante il primo stint con gomme Soft, mentre con le Medium la vettura è tornata a spingere e probabilmente, avrebbe permesso al pilota svedese di raccogliere qualcosa di più, rispetto al 16° posto: "Abbiamo bisogno di capire perché stavamo faticando così tanto con il bilanciamento nel primo stint, perché nel secondo ero davvero competitivo. Abbiamo avuto due fasi completamente diverse della gara: è bello però finire in crescendo, perché questo dimostra che il potenziale c'è".

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