Dopo lo scorso anno, nessuno si sarebbe aspettato una gara più pazza di quella del 2017, e invece, Baku regala sempre emozioni e spettacolo e, nonostante in molti critichino il cittadino azero, i duelli e i colpi di scena non mancano. Vince Lewis Hamilton, ma ad un certo punto della gara nessuno avrebbe scommesso sul britannico, che invece, ringrazia una lunghissima Safety-Car e anche la fortuna, che in un giro gli toglie dai piedi Sebastian Vettel e Valtteri Bottas, il primo finito lungo alla ripartenza, il secondo tradito dall'esplosione di uno pneumatico, a causa di un detrito lasciato in pista da... dalle due Red Bull, che dopo 40 giri di ruota a ruota, sono finiti, inevitabilmente, una addosso all'altra, rovinando così un ottimo GP e facendo salire alle stelle il nervosismo e la pressione di Helmut Marko. Una gara dai mille colpi di scena, che vede Kimi Raikkonen al 2° posto, anche lui sul podio in maniera rocambolesca, perchè se non fosse stato per la Safety-Car, il finlandese sarebbe stato il mistero del giorno, dato che - escluso il contatto al primo giro con Esteban Ocon - non si è mai visto. Rinasce la Force India e rinasce anche Sergio Perez, che sale sul podio in maniera pazza, come spesso capita quando c'è lui su quel gradino, perchè il messicano partiva dal centro del gruppo e non solo, ma anche perchè nel finale avulso, finisce anche Under investigation, ma riesce a sfruttarla a suo vantaggio, perchè Vettel non azzarda il sorpasso, convinto che il messicano fosse già penalizzato.

Proprio Sebastian Vettel è il deluso di giornata, leader indiscusso per oltre 30 giri, sembrava lanciato verso il trionfo, ma l'ennesimo errore di strategia (rientrato al 31° giro ed uscito con gomme Soft e a rischio Overcut di Bottas, che avrebbe montato le US a 10 giri dalla fine) e un suo errore alla ripartenza, lo fanno scivolare al 4° posto, che significa anche beffa doppia, poichè in testa al mondiale, sale Lewis Hamilton. Applausi per Carlos Sainz, che nei primi giri doma anche le due Red Bull, salvo poi cedere a causa del graining, ma con una superimonta conquista un quinto posto che vale oro per lui, così come è oro anche il 6° posto di Charles Leclerc, che parte dal 14° posto in griglia, rimonta, lotta e fa a sportellate e alla fine, conquista i primi punti su un circuito ostico e impegnativo come Baku: CHAPEAU!  

Alonso, anche lui autore di una gara davvero da applausi: parte bene, ma al primo giro finisce nel maxi-contatto che fa fuori Sirotkin ed è costretto a riparare ai box dopo un giro intero passato su due ruote e con la vettura che tira vistosamente a destra e infatti, quasi si pianta a muro all'entrata dei box. L'asturiano però, è tenace, non molla, risale e anche all'ultimo giro si inventa il sorpasso su Lance Stroll, che porta a punti anche la Williams, sintomo di una F1 che davvero può regalare sorprese da un GP all'altro, con colpi di scena in ogni istante e gare che non finiscono se non sotto la bandiera a scacchi. Discorso che rischia di diventare ripetitivo anche per Vandoorne e Hartley, con il neozelandese che si regala una gara super, poichè parte dal fondo, risale e con il 10° posto si regala i primi punti in carriera. 

Out Bottas, Sirotkin, Ocon (entrambi fuori al primo giro), Grosjean, Hulkenberg e le due Red Bull, con gli ultimi quattro protagonisti a loro modo. Grosejan risale dal 20° al 6° posto, ma in regime di Safety-Car perde il controllo della sua vettura e va a muro, rovinando tutto, così come Hulkenberg, che sbatte contro le barriere di curva 6, in uscita, distruggendo la sospensione posteriore della sua vettura. Per quanto riguarda le Red Bull, bastano davvero le parole di Helmut Marko: "Li avevamo avvisati prima della gara, ma sembra che ciò non sia servito a nulla, prenderemo provvedimenti più seri", chissà cosa ne uscirà dal briefing anglo-austriaco. 

LA GARA - Alla partenza Vettel tiene la prima posizione e resiste ad Hamilton, il quale viene come sempre scortato alla grande da Bottas. Non cambia nulla nelle prime posizioni, se non il contatto tra Raikkonen e Ocon che vede il francese avere la peggio: ritiro per lui, così come per Sirotkin. Safety car per via delle due vetture ferme in mezzo alla pista, e Kimi monta la gomma soft per inventarsi qualcosa. All'inizio del sesto giro i motori tornano a rombare, Vettel prova a prendere velocità più tardi possibile e riesce nell'intento. Alle sue spalle il tandem Mercedes si arrende, mentre Verstappen supera alla grande Ricciardo, il quale subisce anche l'attacco di Sainz che vola al quinto posto. Bella la sfida tra Max e lo spagnolo della Renault, con la scuderia francese che si gode anche un Hulkenberg molto caldo capace di sorpassare entrambe le Red Bull. Il tedesco però commette un errore che lo costringe al ritiro, mentre torna la lotta tra le vetture austriache e un fantastico Leclerc passa Stroll e si accoda proprio a Verstappen e Ricciardo. Intanto Vettel procede a martello, con Hamilton e Bottas impossibilitati ad avvicinarsi.

Ci si avvicina alla metà di gara e Hamilton prova a spingere per ridurre il gap in vista del pit stop, ma perde ben tre secondi a causa di un dritto e spreca tutto. Così al 22° giro arriva il cambio gomme per il britannico che vede avvicinarsi anche Verstappen, mentre Vettel continua a marciare e Bottas che guadagna terreno sul compagno di squadra e potrebbe metterne a repentaglio il secondo posto. Prosegue il duello in Red Bull, Seb decide di entrare ai box allo scoccare del 30° giro e inizia la caccia nei confronti del finlandese. Il tedesco rientra al secondo posto, con 8"5 su Hamilton e 10" di ritardo da Bottas, che spinge e porta il suo distacco a 12" nell'arco di qualche giro, mentre alle loro spalle va in onda il duello in casa Red Bull, con i due piloti che proprio no ci tengono a star lontani dai rischi. Hamilton si avvicina a Vettel, mentre Bottas prova ad allungare per attaccare nel finale, magari con gomme Ultra-Soft.

Dopo qualche giro di calma, in cui a tener banco è il duello a distanza tra Mercedes e Vettel, Ricciardo attacca decisissimo Verstappen in fondo al rettilineo e lo supera all'inizio del 36° giro, con una staccata magnifica all'esterno di curva 1. Bottas, davanti a tutti, continua il suo assolo, nella speranza di mettere nel sacco Vettel e anche il rivale/compagno di team, Hamilton che da lontano risponde con il giro più veloce in 1'45"4. A 15 giri dalla fine, Bottas ancora non ne vuole sapere di rientrare e il suo vantaggio è stabile, sui 12" circa, con Vettel che cerca di limitare i danni in vista di un finale di fuoco. Le gomme Supersoft di Ricciardo si arrendono solo al 38° giro, ma quando esce, l'australiano ha perso solo la posizione su Verstappen, perché Raikkonen è lontanissimo. Quelle di Bottas, invece, proprio non vogliono alzare bandiera bianca e il finlandese non si ferma e sigla il giro più veloce, rifilando 1" a Vettel, mentre a fine giro, Verstappen si ferma e l'overcut funzione, perché all'uscita è davanti a Ricciardo, che paga la sosta anticipata.

Ma il colpo di scena arriva al 40° giro: Ricciardo attacca Verstappen, i due fanno zigzag su tutto il rettilineo, ma l'australiano sbaglia il punto di corda e centra in pieno il rivale, la carambola è terribile! Safety Car in pista, Bottas rientra, Vettel e il muretto Ferrari non ripetono l'errore della Cina e rientrano, montando UltraSoft per un finale di fuoco, in cui potrebbero rientrare anche Hamilton e Raikkonen, ricompattati dalla SC e con gomme US. Passano i giri dietro la Safety-Car, i piloti si ricompattano, ma proprio mentre si sta per ripartire, ecco che Groajean impatta contro le barriere e la Safety-Car è costretta a restare in pista ulteriormente.

Passano i giri, invece di fermarla, la race direction, preferisce far girare i piloti e si arriva al giro 48, quando la gara riparte. Bottas prova a sorprendere tutti, ma Vettel è abilissimo a tenergli la ruota e si arriva in curva 1 wheels to wheels, ma Vettel sbaglia tutto e va lungo, spiattellando la gomma e lasciando la porta aperta a Hamilton e Raikkonen, ma a fine giro, ecco l'ennesimo colpo di scena, a Bottas esplode lo pneumatico e in testa passa Hamilton, che si invola verso il successo. Vettel, dietro, soffre dopo la spiattellata e Perez lo supera, favorendo ulteriormente la rimonta iridata di Hamilton, mentre Raikkonen in seconda posizione non riesce nemmeno a resistere all'inglese. Dietro i primi quattro, la battaglia è tra Sainz e Leclerc, che tiene dietro Stroll e le due McLaren, con Vandoorne autore di una rimonta super, così come Hartley, che inizia l'ultimo giro in decima posizione.

I duelli finali non portano a grandi variazioni e così Hamilton vince, davanti a Raikkonen e Perez, su cui pende una penalità di 5", con Vettel ai piedi del podio, dopo un finale confuso e concitato. Applausi anche per Sainz, ma soprattutto per Charles Leclerc, 6° con l'Alfa Romeo-Sauber. Stroll soltanto non riesce a difendersi da Alonso, che conquista la settima posizione ai danni del canadese che chiude davanti a Vandoorne e Hartley, a punti per la prima volta in carriera, al termine della solita gara concitata dell'Azerbaijan, che da 3 anni regala spettacolo e colpi di scena.

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