Terza sessione di prove libere del Gran Premio di Monaco che segue il copione delle due manche svolte giovedì, ma che si conclude con un grande brivido e con tanta incertezza in vista delle qualifiche che partiranno tra un paio d'ore. Ancora una volta Red Bull davanti, con Daniel Ricciardo che ottiene il miglior tempo assoluto davanti a Max Verstappen, che è stato il più veloce in pista giovedì. Tuttavia, la situazione del giovane pilota olandese è diventata critica proprio nei minuti finali della sessione: un errore banale e sicuramente evitabile, alla chicane delle Piscine, manda in frantumi la sospensione anteriore destra e rischia di danneggiare il cambio della sua Red Bull, con tempi molto stretti per la riparazione della vettura in vista proprio della sessione che vale la composizione della griglia di partenza. Da sottolineare, tornando alla visione tecnica della terza sessione di prove libere, una buona Ferrari che prova a mettersi a ruota di Verstappen e Ricciardo, con Sebastian Vettel che è terzo davanti a Kimi Raikkonen, mentre faticano un po' di più Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, i quali prenderebbero la terza fila virtuale.

A scaldare le gomme ci pensano solo i due finlandesi della griglia, con Raikkonen che passa per primo sul traguardo e Bottas che gli si mette subito dietro. Ci pensano i due della Ferrari ad abbassare ulteriormente il limite per un inizio di sessione 'favorito' da una pista già gommata dalle categorie inferiori, e con Vettel che spinge di pari passo col compagno di squadra, seguiti a distanza di sicurezza da Hamilton. A differenza delle due sessioni del giovedì le Red Bull si fanno attendere, mentre sono molto calde le Toro Rosso che portano Hartley e Gasly addirittura in mezzo alle due Mercedes, oltre che davanti alle due Renault. A scrollarsi di dosso le due mine vaganti dello schieramento ci pensa Hamilton che stampa il miglior tempo, subito battuto da un Vettel molto in palla. Dopo quasi 20 minuti di letargo, però, ecco Daniel Ricciardo e Max Verstappen: l'olandese e l'australiano si alternano in testa, fin dal primo tentativo Red Bull davanti a tutte e all'apparenza dominante. Risale la china anche Vandoorne, ancora una volta davanti ad Alonso e presente in piena Top Ten.

Verstappen ripete il copione di giovedì ed è il primo a scendere sotto il muro dell'1'12'', abbattendo anche il record della pista fatto segnare due giorni prima. Nel frattempo Ferrari e Mercedes si prendono qualche minuto di timeout mentre Ricciardo e l'olandese continuano a darsi battaglia a suon di giri veloci: nel frattempo il ritardo dei più immediati inseguitori è cresciuto, con Hamilton che lambisce il secondo di distacco. Entrambi scavalcati da Raikkonen, che però paga ben tre decimi e mezzo dal tandem Red Bull, anche se in crescita costante giro dopo giro. Meglio di lui Vettel per una Ferrari che cresce con una pista sempre più gommata. In difficoltà invece Bottas, il quale in avvio di sessione era andato sul muro in fondo alla Santa Devota (alettone posteriore leggermente danneggiato) e prova a risalire la china pian piano. Tutto sembra ormai tranquillo e stabilizzato, ma a 7 minuti e mezzo dalla fine della sessione avviene l'incredibile: Verstappen sfiora il guard rail alla chicane delle Piscine, perde il controllo e manda in frantumi la sua macchina. Vedremo cosa accadrà, a due ore dallo start delle qualifiche.

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