Francia, Austria, Gran Bretagna, Germania, Ungheria: cinque podi consecutivi, cinque volte bottino pesante per la classifica costruttori, cinque prestazioni solide. Kimi Raikkonen sembra decisamente un altro pilota rispetto a quello visto lo scorso anno, al punto che anche le voci di un ritiro imminente che giravano ad inizio anno si stanno progressivamente diradando, di fronte ai risultati di un pilota che - pur con qualche errore di troppo - sta fornendo un ottimo contributo alla causa Ferrari.

Il finlandese sembra aver trovato un buon feeling con la vettura e la mentalità giusta per poter proporre il meglio del suo repertorio in questa corsa serrata al mondiale. Soprattutto, Kimi ha portato a casa punti preziosissimi nell'economia della sfida Ferrari-Mercedes nella classifica costruttori, terminando spesso davanti a Bottas e mostrando una maggiore costanza a fronte del rendimento altalenante del connazionale Mercedes. Raikkonen infatti è terzo in classifica con 8 punti di vantaggio sullo stesso Bottas, e nelle ultime 5 gare gli è arrivato per ben 4 volte davanti. Uomo squadra, pilota costantemente da podio e mentalmente solido: capace di superare indenne ogni critica spiovente dall'esterno, grazie a quel suo modo di essere all'apparenza talmente freddo da sembrare insensibile e disinteressato da ciò che lo circonda, ma che gli permette - a 38 anni - di ottenere ancora risultati di livello.

D'altro canto, al mondiale di Kimi sembra mancare ancora qualcosa: escludendo il contatto di Silverstone, nel confronto diretto contro Lewis Hamilton il finlandese non è ancora riuscito a proporsi come serio ostacolo alla corsa mondiale dell'inglese, portandogli via punti preziosi e aiutando di conseguenza Vettel. Inoltre, cosa più importante, gran parte dei suoi errori riguardano il giro finale della Q3 in qualifica, che lo costringono spesso a partire un paio di posizioni indietro rispetto al suo potenziale sul giro secco. Infine, manca ancora l'acuto davvero importante, il colpo grosso che potrebbe davvero dare un altro volto alla sua stagione. Kimi Raikkonen ha bisogno di vincere, non solo perché lo meriterebbe per quanto fatto fino a questo momento, ma perché salire sul gradino più alto del podio gli permetterebbe molto probabilmente di sbloccarsi e di ritrovare quello smalto che sembra non avere ancora del tutto.

Fra poco meno di un mese si ripartirà da Spa: una delle piste più congeniali al pilota finlandese, che nel 2009 proprio sul circuito belga portò alla vittoria una delle Ferrari meno competitive degli ultimi 20 anni. Il mondiale di Sebastian Vettel e il successo della Ferrari nella classifica costruttori dipendono anche dall'apporto che Raikkonen saprà dare nella seconda fase del mondiale. La rossa ha bisogno di lui, e forse - anche se non lo ammetterà mai - anche Kimi ha bisogno della rossa.