E’ già una Ferrari col fiato corto e non è una buona notizia. Le attese erano ben altre, non il primato ma quantomeno un distacco dalle Mercedes di portata ridotta. Invece Sebastian Vettel ha rimediato 8 decimi dalla pole e non può certo dirsi contento.

Mi aspettavo di essere un po' più vicino alle Mercedes, ma è andata così. - ha commentato il tedesco - Sappiamo che nelle qualifiche riescono ad avere qualcosa in più dalle prestazioni del loro motore. Nella Q2 abbiamo dovuto utilizzare due set di Soft per passare in Q3 e questo non è certamente l'ideale per noi”.

Inutile nasconderlo: è stata una mezza delusione. La Ferrari sperava, pensava di essere molto più vicina sebbene la gara di domani possa in parte riequilibrare i valori. “Il nostro ritmo è stato comunque buono - ha proseguito Seb - anche se ho faticato all'inizio e credo che il gap che vediamo al termine delle qualifiche dalla Mercedes è un po' più grande rispetto a quello reale che c'è tra loro e noi. Per domani penso che saremo più vicini, o almeno lo spero. Non possiamo essere contenti perché non siamo in prima fila come volevamo ma possiamo fare bene in gara”.

Sollecitato sulle nuove qualifiche ‘shoot out’, Seb ci è andato giù pesante. “Per me questo format è una m...a. - il suo sfogo - Lo diciamo da tempo che questo format non sarebbe potuto andare bene, non c'è motivo di essere sorpresi. Credo che questa sia la direzione sbagliata, e noi piloti avevamo evidenziato sin da subito questo aspetto. Ora vedremo cosa accadrà. Questo non è un asilo, non possiamo giocare con le persone che guardano la F.1 o che sono sugli spalti e vengono a vederci nei fine settimana”.

Il nuovo meccanismo si è rivelato un flop, congestionando l’azione nelle fasi iniziali e scoraggiando la lotta per la pole in Q3, con la maggior parte dei piloti fermi al primo tentativo per risparmiare le gomme. “Alla fine della sessione nessuno era in pista, mentre all'inizio eravamo tutti dentro. Era un vero casino, perché tutti tentavano di fare un giro veloce per non essere eliminati".

"Oltretutto Melbourne non è una pista critica, perché è piuttosto lunga, ma in piste più corte come Montecarlo cosa potrebbe succedere? Sarà un casino trovare un tratto di pista libero. Tutti si bloccheranno a vicenda”.

Infine, Vettel si è detto scettico sulla possibilità di vedere stravolgimenti in gara dettati dalle strategie: “Per quanto riguarda le gomme i team potranno giocare un po' sulle strategie, ma alla fine tutti scelgono quelle che fanno rendere al meglio le rispettive vetture, dunque penso ci saranno poche sorprese".

Sarà durissima tenere il passo delle Mercedes ma la gara di esordio ha spesso riservato sorprese, specie all'Albert Park, semi-cittadino dall'asfalto irregolare e privo di ampie vie di fuga. Per cui occhi aperti. "E' vero che la gara potrebbe cambiare. Un conto è la gara sulla carta, un conto è quella reale, in cui vi potrebbero essere variabili come incidenti e la Safety Car. Tutto potrebbe cambiare. Domani sarà interessante, dovremo stare molto concentrati”.