Con l’inizio della nuova stagione di Formula 1 c’era attesa per il nuovo format di qualifiche, che doveva portare più spettacolo, più mordente alla sessione e più visibilità agli sponsor. Si sperava in una griglia di partenza più varia, con gli outsider veri e propri pretendenti alle posizioni di testa, ma il risultato è stato decisamente deludente. A Melbourne abbiamo assistito ad una qualifica privata dello spettacolo, con piloti e vetture competitive fuori dalla lotta per la pole position. A fare da padrona la Mercedes, che con Lewis Hamilton ha dominato inesorabilmente, senza però mai essere veramente insidiato dai rivali.

Delusi i piloti, delusi i fan e delusi anche i vertici delle squadre. Bocciato dunque il nuovo format, che doveva rendere più appassionante la qualifica, ma che invece ha portato scompiglio e tante polemiche. Manifesta scontento anche Christian Horner, team manager della Red Bull. Le qualifiche sono state piuttosto complicate per la casa austriaca, con Kvyat diciottesimo e Ricciardo ottavo, ma Horner si concentra non sul risultato dei propri piloti, quanto sull’esperimento riuscito male. Non cerca scuse ed esprime senza mezzi termini la delusione ed il disappunto verso la novità introdotta quest’anno: “Credo che dovremmo chiedere scusa ai fan e agli spettatori, perché queste non sono le qualifiche che dovrebbero aver luogo. Dovrebbe esserci un’evoluzione, le intenzioni c’erano, ma dobbiamo ammettere che è stata presa una decisione sbagliata. Penso che dovremmo aggiustare la situazione rapidamente ed il mio punto di vista è che bisognerebbe tornare indietro e ripristinare il vecchio format già dalla prossima gara, perché quello che abbiamo visto oggi non è buono per la Formula 1.

Sono sicuro che Bernie Ecclestone non è stato felice nel vedere tutto ciò. La Formula 1 ha bisogno semplicemente di persone che agiscano insieme e dobbiamo dire che non è stata fatta una scelta corretta. Indirizziamoci bene in tempo verso il prossimo gran premio, ci sono ancora venti gare da fare e bisogna discuterne subito, non trascinarsi dietro questo fatto. Non mi è piaciuto il fatto che le macchine veloci non avessero diritto di replica, abbiamo visto le Ferrari nei box perché non c’era più tempo per tornare a girare. Le qualifiche dovrebbero essere costruite in crescendo e tutti devono imbullonare gli ultimi set di gomme e vedere cosa succede. Questo oggi non è successo e penso che non sia stato raggiunto l’obiettivo che era stato prefissato, ossia quello di vedere una griglia di partenza mischiata, un po’ come in condizioni di bagnato. Questo non è successo e l’intero spettacolo è stato sottratto a questa qualifica.

Credo che dobbiamo semplicemente accettare di aver sbagliato e reagire velocemente. Il nuovo format era stato ideato anche per dare più visibilità ai promoter ma da quanto si è visto non siamo riusciti nell’intento. Formato cambiato prima del Bahrain? Assolutamente, sarei sorpreso se qualcuno non fosse d’accordo. Ci abbiamo provato, non ha funzionato e riorganizziamoci per il Bahrain”.