Difficilmente Fernando Alonso dimenticherà questo Gran Premio d’Australia. Un avvio decisamente migliore rispetto allo scorso anno, con una gara che però si è conclusa con uno spaventoso incidente al 18° giro, fortunatamente senza conseguenze. Durante un tentativo di sorpasso su Esteban Gutiérrez, lo spagnolo ha impattato con la sua McLaren alla Haas, perdendo così il controllo della vettura e capovolgendosi per terminare la sua corsa in fondo alla via di fuga. Il due volte Campione del mondo è uscito illeso dalla monoposto ormai distrutta, mentre Gutiérrez è stato costretto al ritiro, ma con un semplice finale “insabbiato”.

Alonso si è assunto parte delle responsabilità, affermando di aver frenato troppo tardi mentre prendeva la scia di Gutiérrez. L’asturiano poi afferma: “Mi sento bene, a parte un po’ di dolore alle ginocchia. È stato un gran botto, veramente forte. Dopo l’impatto vedevo il cielo e poi la terra, poi di nuovo il cielo. Mi sembrava di essere al rallentatore e speravo soltanto che tutto finisse presto. Ho fatto tanti giri, quando mi sono fermato non sapevo nemmeno dove fossi. Mi sono un po’ spaventato, anche perché quando accadono incidenti del genere a 300 km/h non sai mai come va a finire. Comunque appena ho trovato un po’ di spazio sono uscito dall’abitacolo per far vedere a mia madre che stavo bene, il mio primo pensiero è stato quello di liberarmi rapidamente per tranquillizzare la mia famiglia che mi guardava in televisione.

Sono deluso per non aver portato a casa punti e per aver distrutto la macchina, ma sono fortunato e contento di poter star qui a parlare. Per questo devo ringraziare la McLaren che ha progettato una vettura robusta e la FIA, che svolge un gran lavoro per quel che riguarda la sicurezza. Se questo incidente fosse avvenuto qualche anno fa, probabilmente avrebbe avuto conseguenze più serie”.

Nel frattempo l’incidente, che era stato messo sotto investigazione dai commissari, è stato archiviato come incidente di gara. Lo conferma una nota della FIA: “Dopo aver visto le immagini, gli steward hanno considerato che nessuno dei piloti è stato maggiormente colpevole”.