La Formula 1 dice addio a Monza. Ormai è ufficiale, lo storico circuito sparirà dal calendario a partire dalla prossima stagione. Si correrà a settembre per l’ultima volta sulla pista che tanto amano piloti e tifosi di tutto il mondo. Le trattative sono durate sei mesi e le iniziative per salvare autodromo e gran premio sono state molteplici, ma il finale è stato piuttosto amaro. Bernie Ecclestone ha detto no ed il Gran Premio d’Italia non ci sarà più. “È stato tutto inutile, non ci sono margini per trattare”. Queste le parole a Il Fatto Quotidiano di Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci (Automobile Club Italiano), che si è personalmente esposto anche con il Governo per la causa di Monza.

I 19 milioni di dollari promessi alla Fom non sono serviti a nulla, il patron della Formula 1 è stato irremovibile e ha categoricamente bocciato Monza. Su Imola sono riposte le speranze di un gran premio in Italia, sembra invece essere stato escluso il Mugello. Sticchi Damiani in proposito afferma: “Sia Imola che il Mugello sono un’altra cosa rispetto a Monza. Però tra il poco e niente è meglio il poco”. Il presidente dell’Aci ha aggiunto: “Hanno prevalso i personalismi”, in riferimento alla decisione di Bernie Ecclestone. I due, insieme al capo del governo Matteo Renzi, si erano riuniti il 6 settembre scorso per prendere un accordo riguardo la permanenza di Monza nel calendario. Si era arrivati alla conclusione di mantenerlo fino al 2017, con l’impegno del governo italiano su questo fronte: nella Legge di Stabilità un emendamento legava Monza all’Aci.

Inutili tutti i tentativi di mantenere Monza in calendario. La poca affinità tra Ecclestone e la Sias (società che gestisce Monza, dipendente dall’Automobile Club di Milano) è stata la causa della rottura definitiva dell’accordo. Probabilmente il patron della Formula 1 non avrebbe digerito gli interventi di modifiche dell’autodromo in ottica Superbike voluta dal presidente Andrea Dell’Orto. Ecclestone avrebbe messo così Monza di fronte ad una scelta: o le moto o la Formula 1.