Brutte notizie per la Ferrari. La seconda sessione di libere del Gp di Russia conferma il dominio Mercedes ma, soprattutto, perde anzitempo Sebastian Vettel. Il tedesco è rimasto fermo sul rettifilo di arrivo per un guasto all’elettronica, perdendo così l’opportunità di verificare il passo gara nell’ultima ora di prove.

E, contestualmente all’adozione dell'unità evoluta, rafforzando l’idea che a Maranello abbiano azzardato troppo pur di agguantare le super-Mercedes. Si dice che tre indizi facciano una prova e, dunque, dopo gli stop patiti in Australia e Bahrain, è allarme rosso sulla tenuta della power unit e sul corretto raffreddamento delle componenti ad essa legate.

Non inganni nemmeno il secondo tempo realizzato da Seb. Se Rosberg non avesse abortito il tentativo su gomme supersoft, il venerdì di Sochi vedrebbe la coppia Mercedes ancora salda in vetta alla classifica. Con Hamilton finalmente davanti al compagno di squadra, autore del miglior crono in 1’37”583, 6 decimi più rapido del ferrarista e 8 di Nico. Quarto Raikkonen, staccato di 1.2” e alle prese con un’auto non ancora del tutto bilanciata.

Alle spalle dei primi quattro, Red Bull e Williams confermano la buona vena mostrata in FP1, raggiunte in top ten da entrambe le McLaren Honda. Ricciardo, quinto a 1.5”, precede Bottas e Kvyat, poi a seguire il terzetto composto da Button, Massa e Alonso.

Appuntamento alle ore 11 italiane di domani per le FP3.