Nico Rosberg ritrova la testa della classifica nella seconda sessione di prove libere, facendo segnare il giro più veloce. Il tedesco della Mercedes ottiene un tempo di 1:23.922, precedendo così la Ferrari di Kimi Raikkonen di due decimi e l'altra W07 di Hamilton, staccato di sette decimi dalla testa.                                                                                                                                                                                                            Nonostante la buona prestazione, la Ferrari di Kimi Raikkonen deve affrontare un problema di alimentazione. La rossa riesce a risolvere solo in parte il problema tecnico, rimandando poi in pista il finlandese per delle semplici prove di partenza. Entrambi i piloti fanno diversi passaggi in pit-lane, ma solo Vettel si può lanciare in un long run, per la simulazione di gara, che lo pone in competizione con le Mercedes, il cui ritmo è ancora migliore.         Brividi in casa Renault, sulla vettura di Jolyon Palmer esplode la gomma posteriore destro, proprio nel momento in cui il pilota si trova quasi alla fine del rettilineo principale, a circa 320 km/h.             Dopo l'esplosione la sessione viene interrotta con la bandiera rossa, per consentire ai commissari di spostare la vettura e togliere i detriti. Per fortuna, Palmer riesce a tenere il controllo della sua RS16, senza andare a sbattere. La Pirelli fa sapere di aver immediatamente aperto un'indagine per chiarire le cause dell'incidente. Da segnalare l'ottima prestazione di Carlos Sainz che, spinto dal suo pubblico, chiude la seconda sessione di prove in quinta posizione, risultato che ottenne in qualifica lo scorso anno tra l'ovazione dei tifosi. In simulazione gara, Carlos tiene un ritmo particolarmente competitivo .

Buona prestazione anche Fernando Alonso che porta la sua Mclaren  al settimo posto, dando continuità al buon momento. Bene anche le Red Bull: Ricciardo ottiene il sesto tempo, mentre Verstappen l'ottavo. Qualche problemino di feeling in più per il "separato in casa" Kvyat, che termina in quindicesima posizione.