La lotta intestina tra i due piloti Mercedes è tutt’altro che conclusa ed ormai l’intera squadra è coinvolta nel confronto Hamilton-Rosberg. Dopo le furiose parole di Toto Wolff al termine del Gran Premio d’Austria, dove i due contendenti alla vittoria si sono resi protagonisti dell’ennesimo contatto, è Niki Lauda a parlare. Il Presidente non esecutivo Mercedes, intervistato prima della scorsa gara da Servus TV (rete austriaca affiliata a Red Bull che ha poi mandato in onda il servizio lunedì), ha rivelato dei retroscena riguardanti il Gran Premio d’Azerbaijan. Lauda racconta che il Campione del mondo in carica non avrebbe digerito la sua pessima qualifica a Baku, con conseguente pole position del compagno di squadra. “Volevo entrare nella stanza di Lewis in hospitality, ma mi ha detto che non potevo entrare perché stava sfasciando tutto. Così ho aperto la porta. Ovviamente dovrà ripagare i danni, ma ormai è così e più Rosberg va avanti, più lui diventa scatenato”. Queste le parole di Lauda, che rincara la dose e butta benzina sul fuoco andando a parlare del rapporto tra i due piloti: “Lewis mente su Rosberg, non è vero che hanno un buon rapporto, come ha affermato tempo fa. Ha solo usato parole di circostanza”.
Sembra che però le affermazioni di Niki Lauda non siano piaciute ai vertici Mercedes, che si sono affrettati a diramare un comunicato di smentita. Lo stesso ex-pilota ha ritrattato le sue stesse dichiarazioni, sostenendo che quanto detto sia stato ingigantito ed estrapolato da un discorso più ampio. Questo è quanto si legge nel comunicato Mercedes: “A seguito del suo intervento nella trasmissione televisiva su Servus TV registrata prima del Gran Premio d’Austria, Niki Lauda vorrebbe ritrattare le sue dichiarazioni e afferma quanto segue: «Lewis Hamilton non ha in nessun modo danneggiato la sua camera in hotel o la sua stanza privata in hospitality durante il weekend a Baku e non ha mentito riguardo al suo rapporto con il compagno di squadra Nico Rosberg». Niki si scusa per l’incomprensione causata dai commenti che sono stati presi dal contesto informale in cui sono state fatte le sue dichiarazioni”.