In un Gran Premio della Malesia segnato dal caldo e dai colpi di scena vince Daniel Ricciardo. L'australiano della Red Bull è praticamente perfetto, si tiene lontano dai guai alla partenza ed è bravissimo a sfruttare il ritiro di Lewis Hamilton nel finale. Ottiene così il quarto successo in carriera, il secondo stagionale per la Red Bull. La festa del team austriaco è completata dal 2° posto del sempre più esuberante Max Verstappen, anche oggi protagonista di una gara al limite della correttezza in alcune situazioni. Per l'olandese arriva oggi il quarto podio della stagione. Chiude in terza posizione Nico Rosberg, nonostante una gara in salita: alla fine del primo giro era 16° a causa di un contatto con Sebastian Vettel. Il tedesco della Mercedes è sempre più leader grazie al terzo gradino del podio che lo fa allungare in classifica. Delude un po' Kimi Raikkonen, complice una Ferrari sempre meno competitiva, che non gli ha permesso di lottare né con le due Red Bull né con Rosberg.

Grande delusione per Lewis Hamilton, che sembrava avviato verso un successo che gli avrebbe permesso di riagganciare Rosberg in cima al mondiale. Il britannico è costretto al ritiro per l'esplosione del suo motore. Malissimo anche Sebastian Vettel: Il tedesco, partito benissimo, è arrivato lungo alla prima curva, trovandosi chiuso da Verstappen, ha centrato Rosberg facendolo girare e rovinando la sua vettura. Ancora un week-end da archiviare per Maranello, in una stagione magra di successi e soddisfazioni. 

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LA GARA - Il primo colpo di scena avviene già prima del giro di formazione, Felipe Massa rimane fermo sulla griglia di partenza a causa di un problema all'acceleratore. Alla partenza, assistiamo all'ottimo scatto di Sebastian Vettel, che in curva 1 infila Verstappen, che lo chiude. Il tedesco così si tocca con Rosberg, che finisce in testacoda. Il pilota Ferrari è costretto al ritiro per la rottura della sospensione, mentre Rosberg scivola in 16a posizione. La direzione gara ordina la VSC. Alla ripartenza Verstappen supera subito Raikkonen e attacca Perez, salito al 3° posto. Superato il pilota Force India, l'olandese si mette alla caccia del compagno Ricciardo, 2°. Raikkonen, poco dopo, attacca il messicano e sale in 4a posizione. Al 5° giro Ricciardo si avvicina a Hamilton facendo segnare il giro più veloce. A metà gruppo si scatena il duello tra Alonso e Grosjean, con lo spagnolo che al 6° giro supera il francese.

Verstappen continua a lamentarsi via radio per la partenza di Seb, ma l'olandese si è reso protagonista di un doppio sorpasso, su Raikkonen e Perez in regime di VSC. Al giro 9 Grosjean va lungo in curva 15 e la direzione gara riordina la VSC, entrano così ai box Verstappen, le due Force India, Rosberg, Alonso, Kvyat, Wehrlein e Magnussen. All'11° giro Rosberg attacca Hulkenberg e Nasr, salendo in 12a posizione.

Alla fine di questa tornata di pit, iniziano a prendere forma le varie strategie, con Hamilton, Ricciardo e Raikkonen che sembrano andare verso la sosta unica. Rosberg indemoniato risale posizioni su posizioni portandosi in zona punti, 9°.  Mentre davanti regna il controllo, dietro Rosberg risale la china.  Al giro 21 Hamilton rientra ai box, seguito poco dopo da Raikkonen, che rientra davanti a Rosberg, risalito fino al 5° posto. Sia il britannico della Mercedes, che il finnico decidono di montate gomme hard così da provare ad arrivare a fine gara. La mossa dei due è imitata il giro successivo da Ricciardo, che rientra 3° davanti a Raikkonen.

Quando tutti i big hanno effettuato una sosta la situazione vede Verstappen, su soft in testa, seguito da Hamilton, Ricciardo, Raikkonen e Rosberg, su hard, ma distanziati tra loro. Alle loro spalle c'è Bottas, che con le medie è risalito fino al 6° posto. Al 28° giro si ferma Veratappen, che passa alle hard, seguito il giro dopo Hulkenberg, mentre al giro successivo arriva il momento di Bottas, che sceglie di puntare sulla hard. Verstappen riesce a rientrare davanti a Raikkonen. Al 32° giro si ferma Rosberg, che monta gomme hard. Passa un giro e anche la Ferrari richiama ai box Raikkonen, che rientra giusto davanti al tedesco della Mercedes.

Nelle retrovie è lotta per i punti, Alonso attacca Sainz e si prende la 9a posizione, mentre Ericsson  11° si deve difendere dagli attacchi di Hulkenberg, che però lo infila al 34° giro. Due giri dopo inizia il duello tra Rosberg e Raikkonen, fermato in modo inspiegabile dal Team. E' il 38° giro quando Rosberg, forte di una vettura nettamente superiore, attacca Raikkonen forzando il sorpasso. Davanti si infiamma il duello in casa Red Bull, con Verstappen che attacca Ricciardo, che gli chiude la porta in faccia.

Al giro 41 arriva il colpo di scena: alla fine del rettilineo principale, esplode il motore della Mercedes di Hamilton. In testa si ritrovano le due Red Bull. La direzione gara, per pulire la pista, chiama la VSC. Al 43° giro le due Red Bull rientrano ai box, per montate gomme soft in vista del duello finale. Si ritira anche Gutierrez a causa del cedimento del mozzo dello pneumatico anteriore Sx, che fa staccare la gomma. Al 44° giro la direzione gara comunica al muretto Mercedes che Rosberg dovrà scontare 10" di penalità a fine gara, perché il suo sorpasso su Raikkonen è sembrato troppo duro ai commissari.  Verstappen intanto si avvicina al compagno Ricciardo, mentre Rosberg, complici i 10" di penalità, prova a mettere più distacco possibile tra sé e Kimi. Si arriva agli ultimi 5 giri con Ricciardo che si deve difendere dall'attacco finale di Verstappen, dietro Rosberg ha portato a 10.8" il vantaggio su Raikkonen, mettendo al sicuro la sua posizione sul podio virtuale. Bottas è 5°, seguito da Perez, Alonso, partito ultimo e risalito in 7a posizione, Hulkenberg, Button e Sainz, che chiude i primi 10. L'australiano della Red Bull allunga alla grande su Verstappen e va a vincere. 2° Verstappen,  3° Rosberg che riesce a mantenere il podio davanti a Raikkonen. 5° Bottas, grazie ad una super strategia della Williams. 6° Perez, davanti ad Alonso, Hulkenberg, Button e  Palmer, autore di un'ottima gara, grazie alla quale porta a casa il primo punto della carriera.

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