Il Mondiale sta scappando via e Lewis Hamilton sembra insofferente, quasi rassegnato, come dimostrato nell'orribile partenza dove ha perso le chances di giocarsi il Gran Premio del Giappone, come successo già in altre occasioni e su altri circuiti. L’andamento recente dell’inglese si può paragonare a quello di Kimi Raikkonen, pilota dall’immenso talento, ma che spesso e volentieri si prende delle pause, come se si addormentasse nella sua macchina.


Ad Hamilton sembra stia succedendo proprio questo perché, il campione del Mondo 2015, non vince dal lontano 31 luglio, quando si correva davanti al pubblico di Rosberg, in Germania. Da lì in poi soltanto risultati magri, complice anche la sfortuna. Ora però la cosa più importante è una sola: il suo compagno di squadra sta volando con la coppa della Formula 1 tra le braccia.
In questi ultimi 5 Gran Premi, abbiamo assistito a 4 vittorie di Rosberg e una di Ricciardo, queste, poi, ci hanno mostrato un lato di Hamilton che finora era sconosciuto. Un pilota molto sulle sue che ha cominciato a rispettare l’avversario, forse per pararsi le spalle in caso di sconfitta, a non fare più delle dichiarazioni spinte che accendevano il weekend. Qualcosa in lui è cambiato come se il pacato Raikkonen si fosse impadronito della sua anima, come se nella sua testa sia scattato un meccanismo di resa o di apparente tranquillità.

Fonte: mercedesamgf1.com
Fonte: mercedesamgf1.com


Come spesso succede e succedeva al finlandese della Ferrari, ottima prestazione nella Gp odierno, il britannico resta in disparte per una parte di gara, a fare da spettatore, complice anche lo scarso adattamento con le gomme Soft, prima di ingranare quasi magicamente una marcia molto superiore agli altri, che però dato il distacco accumulato dal leader del Gp Rosberg, non gli permette di assaporare il gusto della vittoria dopo quasi 3 mesi di digiuno.


In Malesia la svolta sembrava arrivata con Rosberg centrato al via da Vettel e Hamilton che scappava verso una facile vittoria, che lo avrebbe riportato in testa al mondiale, a pari merito con il compagno di team. Ma ecco l'arrivo del fato, la Mercedes, o chi per lui ha voluto che questo non si realizzasse e allora ecco gli incubi, ecco le paure di ogni minimo rumore in macchina ed ecco che Hamilton sparisce e sorge Rosberg. Ma l’importante è svegliarsi in tempo.

A fine mondiale mancano 4 Gp, 100 punti totali. L'impresa per Lewis appare ardua, anche perché Rosberg è incredibilmente regolare. Per Hamilton l'imperativo è  vincere e sperare anche che Rosberg non gli arrivi subito dietro, ma che qualcuno si interponga tra lui e Nico.