Fernando Alonso continua a lanciare delle frecciate alla Ferrari. Fin dal suo addio, con annessa firma per la McLaren, il pilota asturiano non si è mai privato di attaccare alcune scelte della scuderia del Cavallino rampante. In realtà, questa volta il bicampione del mondo ribadisce di aver fatto la scelta giusta ad andare via da Maranello alla fine del 2014, quando in Ferrari hanno scelto di puntare su Sebastian Vettel per dare la caccia al titolo mondiale. Un titolo che non è mai arrivato, cosa che sembra quasi sollevare Alonso: "Ho fatto bene ad andarmene dalla Ferrari, le augurerò sempre il meglio, in effetti abbiamo ottenuto risultati che ora nemmeno se li sognano. Sapevo che nel 2015 e 2016 non avrebbe vinto, per questo ho accettato la sfida McLaren-Honda. Se non pensassi che la McLaren possa vincere il campionato, non sarei qui. Non ci penso al terzo titolo, quando arriva, arriva. E se non arriva, non succede nulla. Non c'è un tempo limite. I migliori piloti del futuro per me sono Carlos Sainz e Max Verstappen, sono quelli che stanno dimostrando più talento".

Sempre per la rubrica "amarcord Ferrari", parla anche Ross Brawn. L'ex direttore tecnico della Rossa ha fatto capire che la mancanza di stabilità e di serenità stia condizionando e non poco i recenti risultati della scuderia italiana, che non ottiene un successo dal GP di Singapore di oltre un anno fa, finendo nettamente sotto alla Red Bull (al di là di episodi spiacevoli in pista, ndr) nel corso dell'intera attuale stagione: "Credo che la Ferrari abbia solo bisogno di stabilizzarsi e lavorare di volta in volta, cercando di disinnescare un po' la tensione che c'è sempre da parte di media e tifosi. Ha bisogno di una figura parafulmine che consenta a tutti di lavorare in modo corretto, sul piano creativo e produttivo, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Le differenze tra Montezemolo e Marchionne? Luca voleva sapere cosa stesse accadendo, era molto appassionato, ma ha sempre mantenuto la distanza perché aveva fiducia che avremmo fatto bene. Preferirei che Sergio non si coinvolgesse in questo modo, ma penso lo faccia perché non vede alternative. È la naturale conseguenza di un vuoto nel mezzo".

Brawn parla anche di Vettel. Il tecnico britannico vede tanto nervosismo nel pilota tedesco, forse perchè ha perso l'abitudine a dominare che era tipica nel quinquennio in Red Bull: "Il momento adesso è frustrante per Seb, ma penso che prima di arrivare sapesse che la sfida Ferrari era difficile. E credo che sia uno dei motivi per cui ha accettato di andarci. È passato in Ferrari perché dopo molti mondiali vinti cercava una nuova sfida, un nuovo passo nella sua già importante carriera. Adesso è un periodo duro, ma perché andare in Ferrari se non cercava una sfida, l’ha trovata. Nelle ultime gare l’abbiamo visto nervoso, è una cosa buona, perché dimostra di tenere a quello che sta facendo, inoltre non ha mai criticato la squadra, quello sarebbe stato un atteggiamento davvero brutto. Anzi, io immagino che Sebastian stia lavorando duramente insieme a tutto il team affinché si crei la giusta atmosfera per lavorare al meglio".