Non è ancora ufficiale, ma a quanto pare Antonio Giovinazzi riuscirà a coronare il sogno di salire su una monoposto di Formula 1, e lo farà con la scuderia che ogni pilota sogna sin dall’esordio: con la Ferrari. La scuderia italiana ha ingaggiato, a quanto pare, il pilota pugliese come test driver, inserendolo anche nel programma Ferrari Driver Academy. Un cambio di rotta nei piani Ferrari, che negli ultimi anni aveva mostrato sempre meno interesse verso i giovani, facendoseli più volte scippare dalle rivali, come ad esempio Lance Stroll, ultimo arrivato in F1. L’annuncio di Giovinazzi nell’accademy dovrebbe arrivare prima della fine dell’anno, il pugliese andrà ad affiancare il calabrese Antonio Fuoco e il monegasco Charles Leclerc. Mentre gli altri due esordiranno in GP2 con la veneta Prema, squadra campione in carica, il pugliese ricoprirà il ruolo di terzo pilota e tester del team di Formula 1. 

Per Giovinazzi, che ha tre anni più di Fuoco e quattro più Leclerc, un’altra stagione senza F1 - specialmente in Gp2 - sarebbe stata dannosa, tant'è che il pilota di Martina Franca aveva deciso già a settembre che non avrebbe ripetuto il campionato. Ma il suo avvicinamento alla F1 si sarebbe quasi certamente fermato se non fosse stato per la Ferrari, che ha dato seguito concreto all’interesse mostrato con il test al simulatore sostenuto da Giovinazzi a Maranello subito dopo la vittoria di Monza. Proprio dopo Monza, però, è sorto un problema che nell’attuale F1 rischia sempre più spesso di mettere fine alla carriera di un pilota: Ricardo Galel, suo principale finanziatore, ha annunciato che non avrebbe potuto finanziare l’eventuale entrata di Giovinazzi in F1. Qui è entrato in gioco Enrico Zanarini, manager di Giovinazzi e da sempre in stretto contatto con Maranello, sin dai tempi di Irvine, che ha fatto di tutto per far approdare il pugliese in Ferrari. 


FUTURO - L’arrivo a Maranello non assicura la presenza di Giovinazzi in Formula 1 per il futuro, ma il 23enne ha quantomeno più probabilità rispetto ad alcuni rivali che non sono riusciti nemmeno a mettervi piede. Sicuramente il suo 2017 sarà un anno di transizione, dove avrà il compito di provare e sviluppare la vettura al simulatore, anche perché un suo approdo in Sauber sembra impossibile: dopo l’addio di Banco do Brasile, che ha abbandonato Nasr, il team svizzero è alla ricerca di un pilota facoltoso che possa finanziare il team, da anni in difficoltà economica. Il pugliese passerà questo primo anno sotto l’occhio attento di Massimo Rivola, direttore dell’Academy, ma per lui potrebbe esserci anche la possibilità di salire a bordo di una monoposto nei test del venerdì e nei rookie test FIA. Superata la stagione 2017, Giovinazzi dovrà tirare le somme per il 2018, per quella che potrebbe diventare la sua prima stagione da titolare, e se in Ferrari avranno coraggio, così come mostrato dalla Red Bull, l’italiano potrebbe salire proprio sulla rossa al posto di Raikkonen, che potrebbe annunciare il ritiro a fine stagione.