Da sempre Colin Chapman è considerato il più grande genio della Formula 1. Disegnatore e progettista di auto che hanno cambiato la storia, ha portato sempre più innovazioni nel mondo delle quattroruote, dal telaio monoscocca al motore con funzione portante, passando per i radiatori laterali, le sospensioni attive e anche lo sfruttamento del fenomeno noto come effetto suolo.

Dopo aver progettato la T43 della Cooper, Colin decide di fondare la sua fabbrica da zero, nel 1952. 6 anni dopo decide di entrare in F1 con la Lotus 21, dotata di telaio tubolare e motore posteriore, fu la prima creatura di Colin Chapman. Passano 4 anni e dalla mente di Chapman esce la prima perla della sua carriera di costruttore: la Lotus 25.

Il modello 25 segna un punto di rottura, si passa dal telaio tubolare, poco resistente e pesante, ad un telaio in monoscocca. I risultati sono evidenti già nelle caratteristiche e nei raffronti con l'antenata Lotus 21: una struttura tre volte più rigida e un peso dimezzato, un fulmine. Il risultato di questa innovazione fu una vettura stretta e bassa, con una superficie frontale di 0,75 metri, 0.13 metri in meno delle rivali. Sotto il cofano, posto dietro ai piloti seguendo la linea introdotta dalla Cooper, era posto un Coventry-Climax V8 da 1.5 litri, che erogava 130 Kw.

L'esordio avvenne nel Gp d'Olanda del 1962, mentre la prima vittoria arrivò dall'estro di Jim Clark, primo dominatore di Spa, che trionfò in quello stesso anno. Per il successo mondiale bisogna attendere il '63, quando il talento di Big Jim unito ad una vettura super, permisero a Chapman di festeggiare il primo titolo costruttori e anche quello piloti con Jim. Alla fine il palmares della 25 parlerà chiaro, in 4 anni di servizio ha portato a Chapman 25 vittorie e due titoli costruttori, a cui si aggiungono i due titoli piloti di Jim Clark, il primo nel '63 e il secondo nel '65, quando la 25 saluterà il circus dopo alcune gare per far posto alla 33, che sarà una degna erede.