La mattina del day 3 a Barcellona ci consegna un Sebastian Vettel davvero scatenato in pista: è lui infatti l'autore del giro veloce alla pausa, con un tempo di 1:19.024 su gomme Ultrasoft. E' stato un crescendo di tempi per il tedesco, che ha iniziato la giornata su gomme medie, andando a scendere di durezza (e tempi) progressivamente, fino a stampare questo tempo che è finora il più veloce visto nei test pre-stagionali. Da segnalare comunque il modo in cui Vettel ha realizzato i suo crono: uscito dall'ultimo curva il pilota di Maranello decelerava, e ciò è probabilmente dovuto ad una volontà della Ferrari di non scoprire ancora tutto il suo potenziale. Il pilota della Rossa ha completato 60 giri, un quantitativo più che buono, mentre per il pomeriggio è attesa la simulazione gara della SF70H, che potrebbe essere utile per fare il primo vero confronto con Mercedes e Red Bull.

Dietro al tedesco, troviamo la tedesca. Lewis Hamilton con gomma Ultrasoft ha realizzato il secondo tempo della mattina, in 1:19.352, a parità di mescola con Vettel. Un tempo molto buono anche per il pilota inglese sulla W08 che, come crediamo, sia sempre in pista più carica di carburante rispetto alla concorrenza. Nelle prime ore era stato come sempre impegnato in long run, mentre solo nel finale ha fatto il time attack.

Terza posizione provvisoria a 1.137 secondi dalla vetta per Esteban Ocon alla guida della Force India. Il team indiano era sembrato in ombra negli scorsi giorni, mentre oggi è sembrato decisamente più in palla. Segue Danil Kvyat, che con la sua Toro Rosso ha girato in 1:20.416, ma non brilla per giri fatti, solo 34. Dobbiamo scorrere fino alla quinta posizione per trovare la Red Bull, con Daniel Ricciardo autore di un miglior tempo personale pari a 1:20.824 ottenuto con gomme soft, motivo per cui la scuderia austriaca ha abbastanza margine di miglioramento. I giri completati sono stati 41, non molti, ma dopo i problemi di ieri alla power unit è probabile che in casa Red Bull stiano cercando di essere piuttosto conservativi.

Sembrano invece non avere fine i problemi per la McLaren, che per la verità quest'oggi non sembrano essere legati alla power unit. Vandoorne si è fermato per due volte, una alla fine della corsia dei box e l'altra in pista: per quanto riguarda la prima volta sono stati esclusi problemi al motore, mentre per la seconda resta ancora da scoprire la causa, essendo accaduto a pochi minuti dal finire della sessione. Una prima novità però c'è per il team inglese: Honda porterà un aggiornamento importante per quanto riguarda l'affidabilità al weekend d'esordio di Melbourne, mentre la rivoluzione sarà a Maggio, o almeno i piani dei giapponesi sono questi: ciò non toglie però che l'inizio del campionato sarà tutto in salita per Alonso e Vandoorne.

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