L'altra faccia della medaglia delle grande gioia dei ferraristi per la vittoria di Sebastian Vettel, è la palpabile delusione che si respirava nel box Mercedes a fine gara, testimoniata dalla reazione stizzita di Toto Wolff quando il pilota della Ferrari dopo il pist stop è uscito davanti a Hamilton. Per il team che ha dominato in lungo e in largo le ultime 3 stagioni di Formula 1, questa non è una sconfitta come altre che talvolta sono intercorse tra le numerose vittorie dello scorso triennio, ma è ben diversa, perchè la vettura tedesca è sembrata essere stata tradita dai suoi punti di forza. Di fatto si può dire che sia la prima vera sconfitta dal 2014 ad oggi, escludendo forse Singapore 2015.

Non c'è stata sfortuna o qualche problema tecnico ad impedire a Lewis Hamilton di vincere la gara d'esordio in Australia, ma la causa è insita nel comportamento della W08. Infatti, sorprendentemente rispetto a quanto eravamo abituati a vedere, la monoposto tedesca è apparsa debole sotto il punto di vista del consumo gomme, mentre la SF70H ha mostrato di essere migliore in ciò. Quanto detto è simboleggiato da Hamilton che dopo una quindicina di giri stava iniziando a perdere quel poco vantaggio che aveva su Vettel, in quanto non sentiva più grip nelle gomme, ed a quel punto è stato chiamato ai box per il pit stop. Già il pit stop, che molti hanno interpretato come un errore di strategia del muretto Mercedes, in quanto dopo la sosta l'inglese è rientrato in pista dietro a Verstappen e non è riuscito a superarlo, perdendo così molto tempo; in realtà non può essere considerato uno sbaglio degli strateghi, in quanto Hamilton se non si fosse fermato avrebbe probabilmente perso la posizione su Vettel in pista, perchè il tedesco stava già cominciando a fargli sentire il fiato sul collo, ancora prima dell'ingresso ai box. E' stata dunque una scelta obbligata, e optare per qualcosa di diverso molto probabilmente avrebbe portato lo stesso risultato finale.

Il problema del consumo gomme indica che qualcosa nella progettazione della W08 sia andato storto, come avevamo ipotizzato su queste pagine nelle scorse settimane, e potrebbe essere legato alla difficoltà di trovare la quadra col passo lungo della monoposto di cui tanto si è parlato. Rispetto alla Rossa, per lo scorso weekend era stato scelto un setup delle ali più scarico, sintomo che in Mercedes si sentivano abbastanza sicuri del carico aerodinamico maggiore che la W08 sarebbe riuscita a generare rispetto alla concorrenza con il corpo vettura, ma così non sembra essere stato ed il degrado degli pneumatici lo conferma. Tuttavia la scuderia di Brackley ha risorse molto valide, e siamo sicuri che già dalla prossima gara in Cina saprà reagire alla delusione australiana, a patto che il problema sia solo di assetto, altrimenti la sua risoluzione richiederà abbastanza tempo: dopo quanto visto ieri, la Mercedes rimane favorita per la conquista del titolo, ma inizia a diventare più una considerazione basata sulla fiducia che su qualcosa di reale.

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