​Per trovare un venerdì così positivo per la Ferrari si deve tornare indietro probabilmente ai tempi di Schumacher, quando era la consuetudine trovare la Rossa di Maranello in cima alla lista dei tempi, mostrandosi superiore a tutte le altre vetture. Sebastian Vettel è il più veloce nella seconda sessione di prove libere a Sochi, con un tempo di 1:34.120, seguito da un ritrovato Kimi Raikkonen, appena due decimi più lento del tedesco. Ma ciò che fa battere forte i cuori dei tifosi ferraristi è il distacco inflitto alle due Mercedes: Valtteri Bottas  è terzo, distante però 670 millesimi, un gap consistente, mentre Lewis Hamilton è appena dietro il finlandese, 4° a 7 decimi.

Ad aggiungere valore al gran venerdì delle due SF70H ci sono un paio di elementi. Sochi sulla carta è una pista che avrebbe dovuto essere più favorevole alle caratteristiche della Mercedes, mentre arrivati qui la W08 tedesca è sembrata essere più nervosa in pista della sua rivale italiana, che invece andava su dei binari. Ciò significa che il bilanciamento delle Frecce d'Argento non è ancora ottimale, ma fortunatamente per loro è solo venerdì è si potrà dunque lavorare  per migliorare la guidabilità. Seconda cosa che depone in favore della Ferrari è il fatto che in simulazione di qualifica, dove finora la Mercedes era stata sempre più forte, la Rossa è oggi sembrata nettamente migliore, anche se è bene ricordare che la W08 in qualifica userà il famoso "bottone magico", che altro non è che una mappatura della power unit estrema in grado di dare un overboost consistente in termini di potenza. Piacevoli risposte arrivano anche dal passo gara dimostrato dalle due Ferrari, sia su Supersoft che su Ultrasoft migliore di quello tenuto da Bottas e Hamilton, anche se c'è il sospetto nell'aria che la Mercedes si sia un po' nascosta, in quanto si sono alternati giri in cui erano molto lontani a giri in cui facevano tempi positivi. All'interno della scuderia di Brackley c'è molto da lavorare dopo i riscontri del venerdì, ma chi può essere soddisfatto è Bottas, superiore sul passo gara rispetto a Hamilton, le cui sessioni di libere sono apparse assai anonime.

Per trovare tutti gli altri bisogna fare un bel passo indietro. La terza forza sembrerebbe essere ancora una volta la Red Bull anche a Sochi, avendo piazzato Verstappen 5° e Ricciardo 6°, tuttavia con distacchi rispettivamente di 1.4 e 1.7 secondi dalla vetta. Nella seconda sessione di libere inoltre Verstappen si è fermato a bordo pista a causa di un problema alla sua monoposto, che da quanto si apprende dovrebbe essere legato alla power unit Renault, non perfetta in quanto ad affidabilità. In qualifica la scuderia anglo-austriaca più che aspirare alla seconda fila dovrà guardarsi le spalle da una possibile minaccia costituita dalle due Williams, in grado di fare la differenza con la power unit Mercedes; il settimo crono è infatti di Felipe Massa, apparso maggiormente in palla in terra russa che nei tre precedenti appuntamenti del mondiale. Nico Hulkenberg continua a far vedere cose egregie e si piazza ottavo nelle FP2, aiutato anche da una Renault che sembra aver fatto qualche passo avanti sul piano delle prestazioni. Non si arrestano invece i problemi ai freni che affliggono la Haas, che pur avendo cambiato fornitore degli elementi del sistema frenante continua ad avere difficoltà croniche nel fermare la propria vettura: Magnussen tuttavia ottiene un buon nono tempo, davanti a Perez, che chiude la top ten col 10° crono, a 2.4 secondi da Vettel.

Va così in archivio il venerdì del gran premio di Russia, con una grande conferma da parte della Ferrari circa la propria competitività, mentre la Mercedes deve trovare ancora la quadra del setting ed al momento è inferiore; per trovare eventuali ulteriori conferme o smentite a quanto emerso dalle seconde libere l'appuntamento è ora per domattina, con le FP3 in cui si tireranno le somme del lavoro svolto nella notte.