22 giugno 2008, Gran Premio di Francia sul circuito di Magny Cours. Kimi Raikkonen davanti a Felipe Massa per appena 41 millesimi. Fu l'ultima volta in cui la Ferrari riuscì a piazzare entrambe le vetture in prima fila in una qualifica. Fino ad oggi, con Sebastian Vettel che si prende la pole position nel Gran Premio di Russia sul circuito di Sochi, precedendo ancora una volta per pochi millesimi (questa volta soon 59) il compagno di box, che quasi nove anni fa si prese la prima casella. E per una volta, in ombra ci sono le Mercedes con Valtteri Bottas che resta ancora una volta davanti a Lewis Hamilton fin dalla qualifica. Fa strano il pessimo rendimento, soprattutto nell'ultima manche, da parte del vice-campione del mondo, che in tutte e tre le fasi di queste prove del sabato è rimasto dietro al suo nuovo compagno di squadra.

La prima manche delle qualifiche inizia con le Toro Rosso che appaiono in buona forma, così come il tandem di casa Force India e soprattutto Alonso che si inserisce nel pacchettino di testa, seguito dal compagno di squadra Vandoorne. Partono piano i due della Sauber, ritmo altalenante per le Haas che presentano Magnussen davanti e Grosjean nelle retrovie, ma dopo i primi sei minuti entrano in scena i big: è Bottas a dettare il passo, con Vettel che riesce a limare il gap nonostante la differenza di mescola (super-soft contro le ultra-soft del finlandese) e Raikkonen che segue a ruota. Poi è la volta di Verstappen, che si mette in mezzo alle due Rosse, e di Hamilton, che con le stesse gomme del compagno di squadra gli cede ben quattro decimi. Nel frattempo, un super giro consente a Seb di portarsi sui tempi del suo rivale mondiale, anche a causa di una piccola scodata nell'ultima curva. Finale di Q1 che vede un ottimo Massa in sesta posizione, alle spalle di Kimi Raikkonen che nel frattempo ha sopravanzato nuovamente Verstappen. In coda sono inutili i tentativi di superare il taglio per la McLaren di Stoffel Vandoorne, così come per le Sauber di Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson: solo loro tre dei cinque esclusi, a cui si aggiunge a sorpresa Romain Grosjean sulla Haas e Joleon Palmer sulla Renault. Il britannico, nel giro finale, ha commesso un errore madornale, finendo sulle barriere.

La qualifica era iniziata così
La qualifica era iniziata così

Q2 che inizia con Massa che inizialmente si porta dietro Stroll, salvo poi staccarlo. Si mettono subito in mezzo le due Toro Rosso prima di un gran tempo da parte di Kimi Raikkonen, che abbassa nettamente il suo ritmo con la gomma ultra-soft. Decisamente più forte però la Mercedes, che mette a disposizione dei suoi piloti il famigerato bottone magico, più con Bottas che con Hamilton: il vantaggio del finlandese dopo il primo tentativo sale a mezzo secondo. L'ultimo dei big a scendere in pista è Vettel, che non si distanzia più di tanto dal suo compagno di squadra (appena un paio di centesimi). Alle spalle dei Fantastici Quattro, come accade dall'inizio della stagione, c'è il vuoto: Verstappen e Ricciardo confermano la crisi della Red Bull e si assestano intorno ai due secondi di ritardo, con Hulkenberg e Massa che riescono a stare in mezzo. Là davanti la Ferrari torna in pista con il treno di gomme ultra-soft avanzato dalla Q1, e stampa dei tempi molto interessanti: Raikkonen si mette davanti a Hamilton e a Vettel, che dopo aver iniziato alla grande commette un errore ma trova comunque degli ottimi segnali. Esclusi, invece, Daniil Kvyat e Carlos Sainz con le loro Toro Rosso, così come Lance Stroll su Williams, Kevin Magnussen sulla seconda Haas e un Fernando Alonso battagliero ma in chiare difficoltà sul piano prestazionale.

Scendono subito in pista i due della Mercedes nella Q3, con Hamilton che finisce addirittura in duello con Hulkenberg. Allora i primi a staccare un tempo sono i due della Ferrari: Raikkonen sembra particolarmente caldo e piazza un crono molto efficace, a seguire arriva Vettel che resta dietro di quasi due decimi. Dopo un po' di attesa, arrivano finalmente i tempi delle due frecce d'argento, con ancora una volta Bottas che rimane davanti al suo più decorato compagno di squadra: tuttavia il finlandese resta dietro al connazionale vestito di rosso, mentre Hamilton è clamorosamente indietro per un secondo, avendo rallentato per via di un errore. Si arriva dunque al caldissimo finale di queste qualifiche incredibili, con Vettel che scompagina quanto si è visto nelle precedenti prove e scende in pista per primo, ma il primo a fare il tempo è il suo compagno di squadra. Il tempo di Kimi non migliora rispetto a quello precedente, poi arriva Seb che lo batte per appena 59 millesimi. È la volta delle Mercedes: Bottas commette la solita sbavatura nella curva finale e rimane dietro, mentre Hamilton si becca addirittura quattro decimi dalle Ferrari.