Nel paddock semi-vuoto del Gran Premio di Montecarlo, Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia, insieme ad Ivan Capelli, presidente AC Milano, ha incontratro Chase Carey, nuovo patron del circus. Il presidente Aci è rimasto sorpreso positivamente dal nuovo presidente della Formula 1, che, a suo parere, ha una visione del mondo della F1 completamente opposto a quello di Bernie Ecclestone

Innazitutto, come si è potuto già notare in questo inizio mondiale, il week-end del Gp, con la nuova direzione Liberty Media, cerca di massimizzare lo spettacolo, contornando ogni gran premio con eventi vari, come spiega lo stesso Damiani: "La volontà è quella di far diventare il weekend di un Gran Premio il contenitore di una serie di eventi nel quale la corsa resta l'elemento principale. L'intenzione è di valorizzare il territorio e ciò che è in grado di esprimere".

L'esempio lampante è proprio Monza, cittadina non grandissima, ma piena di ricchezze, come il Parco dove si trova l'Autodromo, la Villa Reale e il Duomo, ma soprattutto, come spiega ancora il presidente Aci, Monza è comunque attaccata ad una città come Milano. Ed è proprio quello a cui punta Damiani, che fa intendere come Monza sia unica, anche sotto questo punto di vista: "Dove si trova un altro circuito che ha attaccato una città come Milano. Dove si ha una pista che è inserita in un Parco che dispone di una Villa Reale? Dobbiamo cercare di fare sistema, per cui la settimana del GP d'Italia possa diventare l'occasione per catalizzare l'attenzione di un pubblico che può non essere necessariamente quello della F.1, creando iniziative collaterali in grado di calamitare un pubblico più grande. In questo modo dovrebbe essere possibile offrire delle opportunità di visibilità a chi vuole investire in un evento come il GP d'Italia".

Fonte: Acisport Italia

La sensazione è che si tratti di una visione diametralmente opposta a quella di Ecclestone: "Questa è la sensazione. Evidentemente Bernie negli ultimi tempi era molto preso a finalizzare la vendita della Formula 1. L'idea è che il mondo dei GP debba essere un po' meno esclusivo e un po' di più inclusivo".

I costi per il Gp sono notevoli e porterebbero Aci Sport ad una perdita di non pochi milioni di euro e Damiani ci fornisce una spiegazione anche riguardo a ciò: "Aci Italia ha già pagato per intero la rata relativa al GP d'Italia 2017, ma la spesa a cui ci siamo esposti è molto elevata, per cui ben vengano le iniziative che possano portare a una riduzione dei costi. L'organizzazione del GP d'Italia è un'attività che è destinata a essere chiusa con un bilancio in perdita, questo lo sappiamo, ma le iniziative che potranno essere prese dovrebbero favorire un drastico recupero dei costi. Sarebbe fantastico se si potesse drenare le perdite a 4/5 milioni di euro all'anno. Come ho detto la prima tranche è già stata pagata, adesso lavoreremo con Liberty Media per vedere come far crescere le entrate, visto che i costi sono molto elevati".

Damiani prosegue sottolineando come Ecclestone preferisse avere uno sponsor unico, che gestisse e finanziasse la F1, ora invece il discorso si allarga anche al territorio: "Ora ci sono delle aperture per cercare di coinvolgere in ogni GP le realtà imprenditoriali del territorio, offrendo una visibilità sul grande palcoscenico della F.1 che era riservato a pochissimi. E' cambiato l'apporccio con cui sarà possibile lavorare."

Liberty Media ha più volte espresso la volontà di far tornare i circuiti storici e di mantenere quelli attuali, dunque per Monza si apre lo spiraglio per la prosecuzione del rapporto tra il circuito brianzolo ed il mondo della F1, ma Damiani avverte: "Non c'è un accordo siglato che va rispettato e onorato, ma come ho detto ci sono le possibilità per iniziare a recuperare una parte delle perdite. E non mi sembra poco cosa rispetto al passato più recente".

Fonte: Photo4