In un campionato monopolizzato da un punto di vista sportivo, tecnico e mediatico, dal dualismo di vertice Ferrari - Mercedes, la squadra che sta facendo parlare molto di se negli ultimi giorni è quella che attualmente può essere considerata la cenerentola della stagione. La Sauber infatti, dopo l'avvicendamento al vertice tra Monisha Kalteborn e Frederic Vasseur, con la prima che ha lasciato in polemica con la nuova proprietà, come tutti i periodi di transizione, sta mettendo in discussione e rifondando alcune aree all'interno dell'azienda. A Hinwil si è passati dalla messa in discussione dei due piloti, uno dei quali fortemente voluto dal fondo svedese che ora deteniene il pacchetto di maggioranza della scuderia fondata da Peter Sauber. A questo va aggiunto quello che fino a poco tempo fa sembrava un accordo praticamente fatto con la Honda per la fornitura dei motori a partire dal 2018, ma nelle ultime settimane si è avuto conferma della volontà di continuare con le power unit Ferrari.

Il destino della Sauber è dunque strettamente collegato a quello di Maranello, in quanto come dichiarato tempo fa dalla nuova proprietà, quello che serve alla scuderia elvetica non è solo un fornitore in ambito motoristico, ma una partnership tecnica in grado di ridare, nel lungo periodo, una sorta di indipendenza tecnica a quella che è sempre stata una squadra in grado di mettere in pista una vettura dignitosa con disponibilità economiche limitate. Capita quindi a fagiolo la volontà espressa dal presidente della Ferrari Sergio Marchionne e della sua volontà di creare un team satellite o "junior team", con la scelta che sembrerebbe ricadere proprio sulla scuderia elvetica, andando così a "copiare" quelli che sono i rapporti tra la Red Bull (casa madre) e la Toro Rosso.

In tal direzione si pongono le dichiarazioni del nuovo team manager della Sauber, il quale avrebbe l'assoluta volontà di far esordire sulla vettura del 2018 quel piccolo campioncino che sta facendo impazzire tutti in Formula 2, ovvero Charles Leclerc, pilota in orbita Maranello che, per il discorso di cui sopra, potrebbe avere la possibilità già l'anno prossimo di esordire nella massima competizione automobilistica. Probabilmente, la presenza di Vasseur, potrebbe essere la miglior cosa per un promettente come il pilota francese, visto che il primo è stato fondatore con Nicholas Todt della ART Gran Prix in cui ha avuto a che fare con i giovani.

Il manager della Sauber ha così commentato la vicenda: "Premesso che sarebbe sbagliato al momento confondere la scelta dei piloti con la fornitura dei motori, avrebbe senso prendere un giovane pilota come Charles Leclerc o altri giovani piloti". Al netto delle accortezze prese da Vasseur in queste dichiarazioni, è evidente che tutto questo sarebbe più semplice se l'iniziativa di Marchionne di creare la "Ferrari del futuro" in terra Svizzera andasse in porto, con i sedili di Marcus Ericsson e Pascal Wherlein che andrebbero a vacillare, visto che la volontà del Presidente della Ferrari sarebbe quella di piazzare anche Antonio Giovinazzi, che quest'anno sta percorrendo i primi chilometri nelle varie sessioni di prove libere in accordo con la Haas.

Dal canto suo, per avere un minimo di programmazione, in Sauber sperano di "sistemare" la questione piloti entro settembre. Seguiranno quindi aggiornamenti sulla vicenda.